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All’inizio del mese ha preso il via all’Istituto Alberghiero «Pellegrino Artusi» di Riolo Terme il progetto «Diamoci una scossa 2024», dedicato alla prevenzione e alla difesa in caso di eventi sismici. Il progetto è finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e dall’Unione della Romagna Faentina e realizzato dal Ceas in collaborazione con il Servizio di Protezione Civile e Sicurezza sul Lavoro dell’Unione della Romagna Faentina, con il supporto della Rete Interregionale Educazione Sismica. L’obiettivo del progetto è quello di aumentare la conoscenza del rischio sismico, descrivere il comportamento degli edifici e le corrette procedure di sicurezza e autoprotezione, così da costruire, nella popolazione, una cultura della gestione del rischio stesso. Principali destinatari delle iniziative sono quest’anno gli studenti delle classi prime e quinte dell’Alberghiero di Riolo Terme che, come fatto nel 2023 dai colleghi dell’Istituto Oriani di Faenza, parteciperanno a lezioni incentrate su tematiche quali la geologia, la sismica e le pratiche di protezione civile. Coordinati da Sara Marani, i docenti delle 12 lezioni frontali sono il Capo Servizio protezione civile dell’Unione Marco Iachetta, la geologa Sonia Venturi, il presidente del Coordinamento del Volontariato di protezione civile provinciale Claudio Mercuriali e il presidente dell’Associazione di Volontariato di protezione Civile di Riolo Sante Cavina. «Queste iniziative sono fondamentali per la coesione della Comunità locale e per formare le nuove generazioni alla cultura della sicurezza e dell’autoprotezione. L’Artusi è una eccellenza non solo del territorio ma dell’intera regione – sottolinea la sindaca Federica Malavolti - e noi siamo molto contenti che il dirigente scolastico Stefano Rotondi e i suoi collaboratori abbiano accettato questo bel progetto proposto dal Ceas, dalla protezione civile dell’Unione della Romagna Faentina e dal Comune di Riolo». Il ciclo di incontri si concluderà il 23 marzo con una prova di evacuazione per rischio sismico con dimostrazioni di ricerca dispersi tramite l’impiego di unità cinofile e del sistema locale di protezione civile. Divisi in gruppi, gli studenti si alterneranno visitando i set allestiti dalle strutture operative del sistema di protezione civile locale. Alla giornata sarà inoltre presente personale delle diverse Strutture Operative che fanno parte del sistema di protezione civile locale.
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