Riolo, sos Terme per il caro energia «resistiamo ma non è semplice»
Riccardo Isola - Il mondo termale lancia l’allarme: «il caro energia ci sta mettendo in seria difficoltà a superare l’inverno. I costi del gas e dell’energia sono esplosi in modo sconsiderato». Non è diplomatico Gianmarco Lanzoni, ex storico direttore delle Terme di Riolo e attuale componente del Cda della società nonché consulente, nel fotografare lo stato di salute del sistema termale riolese. «Siamo passati progressivamente - sottolinea - e nel giro di poco tempo, a dover pagare 0,24 centesimi di euro al metro cubo a 2,6 euro al metro cubo di gas. Se prendiamo gli spazi, piscina compresa con 300 metri cubi di acqua da dover scaldare dai 18° con i quali entra ai 33/34° centigradi, i conti sono presto fatti. Stessa cosa per i fanghi. Inoltre - sottolinea l’ex direttore - stiamo parlando comunque di un servizio sanitario per cui certe temperature interne degli ambulatori e dei padiglioni non possiamo certo più di tanto diminuirle. La situazione - conferma ancora perentorio Lanzoni - sarà drammatica soprattutto nei mesi da novembre a febbraio/marzo». U
na contingenza economica che chiama alla «resistenza» la struttura storica riolese. «Non possiamo rimanere fermi fino a quando il costo del gas non ritorna, se mai lo farà, a costi più sostenibili. Per questo - spiega il dirigente dello stabilimento - stiamo pensando quali strategie e investimenti effettuare. In primis dovrà diventare norma la lotta agli sprechi. Porte chiuse, luci spente se non quando si è in presenza, finestre chiuse sono alcune delle accortezze che dobbiamo rendere quotidiane e permanenti. Ma non basta. Stiamo ragionando - prosegue Lanzoni - anche di realizzare un impianto fotovoltaico capace di produrre 1 megawatt , ma servono tempi lunghi. Stiamo parlando di almeno 6/8 mesi e nel frattempo la luce e il gas non possiamo certo spegnerli o non consumarli». Al di là dell’impegno e della riorganizzazione interna dello stesso stabilimento «servono a livello di Governo centrale mosse concrete per calmierare e aiutare le strutture energivore e non solo. Anche senza clienti - chiude - e mi riferisco all’ambito wellness gli investimenti fatti dalle Terme negli anni passati per ammodernarsi e rispondere alle nuove esigenze del mercato e delle persone, saranno vani».
Anche l’attuale direttrice sanitaria, Mara Angela Mascherpa non ha dubbi: «andiamo incontro a un inverno molto difficile dal punto di vista della sostenibilità. Per ora abbiamo prenotazioni fino a novembre e fino a quel tempo - rimarca - offriremo cure e servizi. Dopo si apre una parentesi molto incerta e difficile».