Rimini,omicidio Paganelli: la nipote conferma alibi di madre e zio
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Il 17 giugno, in Questura a Rimini il sostituto procuratore Daniele Paci e il capo della Squadra Mobile, Marco Masia, hanno ascoltato la nipote di Pierina Paganelli, la 78enne accoltellata a morte lo scorso ottobre fuori dal suo garage. La 17enne, figlia di Manuela Bianchi e Giuliano Saponi era a casa con la mamma e lo zio Loris Bianchi. La ragazza è di fatto l'alibi per entrambi e avrebbe ribadito la versione dei fatti già resa nell'immediatezza dei primi giorni.
La giovane, che si sarebbe anche corretta in un secondo momento sugli orari della serata, ha raccontato di essere stata con la mamma e lo zio per tutto il tempo. Gli inquirenti le hanno anche chiesto dei rapporti tra la nonna e la mamma e del fatto se fosse o meno a conoscenza della relazione di Manuale Bianchi con Louis Dassilva, il vicino di casa senegalese e tutt'ora unico indagato per l'omicidio di Pierina.
"Mia mamma non me l'ha mai detto" pare abbia risposto la ragazza che non saprebbe dire se invece la nonna sapesse o meno.
Ascoltato come persona informata sui fatti anche il marito di una cugina di Manuela che avrebbe testimoniato come vi fossero degli asti e dei rancori tra la nuora e la suocera. Secondo il testimone, Pierina era rammaricata del fatto che Manuela e il figliol Giuliano si fossero allontanati. Era evidente per i parenti che la nuora nutrisse dei forti sentimenti per un altro uomo, Louis Dassilva dunque che a sua volta ricambiava Manuela e con la quale voleva appunto "fuggire".