Rimini, ucciso fuori da un locale: chiesto giudizio immediato per un buttafuori
Il pm Davide Ercolani ha chiesto il giudizio immediato per Klajdi Mjeshtri, buttafuori 28 enne nato in Italia da genitori albanesi, residente a Fano, che la sera del 10 giugno scorso picchiò a morte fuori dal Frontemare a Miramare di Rimini il vigile del fuoco Giuseppe Tucci, 34 anni di Foggia. Le indagini della squadra mobile della questura di Rimini, coordinate dalla Procura hanno portato subito all'individuazione del 28enne dipendente del locale appena le condizioni del pompiere si sono aggravate. Pare che il 34enne che era nel locale con un amico avesse infastidito alcune ragazze tra cui la fidazata del buttafuori e che fosse stato allontanato dalla discoteca per poi farvi rientro ma non dall'ingresso principale, bensì dalla spiaggia. A quel punto il buttafuori l'aveva preso a pugni e calci lasciandolo esanime a terra e il 34enne era stato ricoverato in morte cerebrale. I genitori e la fidanzata della vittima si sono costituiti parte civile nel processo che vede il 28enne accusato di omicidio aggravato. Il buttafuori ha spiegato di aver allontanato quell'uomo una prima volta dal locale e che la seconda volta il 34enne era rientrato e l'aveva sfidato insultandolo quindi lui, sentendosi aggredito, l'aveva portato fuori dal locale e i due avevano iniziato a picchiarsi.
Il locale era stato chiuso per 10 giorni dal Questore perchè ritenuto a rischio per l'ordine e la sicurezza pubblica inoltre una lettera anonima con minacce era stata recapitata alla proprietà del locale: "tra non molto scopriranno cosa vuol dire ammazzare un nostro fratello foggiano, come se nulla fosse successo. Sappiamo benissimo chi sono, quanti sono, dove abitano, da dove vengono. Giuseppe sarà vendicato. Abbiamo in serbo una bella sorpresa". C'erano parole anche per l'assassino del 34 enne: "che non chieda arresti domiciliari o quant’altro, tanto è già un uomo morto che cammina. Ogni anno di galera in più per lui è un anno di vita guadagnato", e per il suo avvocato: "che nessun avvocato provi a difenderlo, perché saranno guai anche per lui".