Rimini, i numeri ufficiali confermano che c'è stato un incoraggiante mese di settembre e, complessivamente, un’ottima estate da punto di vista turistico, dopo un 2020 davvero difficile, non solo da punto di vista sanitario. "Se consideriamo la fotografia della sola stagione estiva, da giugno a settembre 2021, vediamo che in un anno abbiamo già recuperato quasi 1,2 milioni di pernottamenti alberghieri (che corrispondono a 240mila arrivi in più rispetto al 2020) - sottolinea il neo sindaco Jamil Sadegholvaad -. Uno scenario perfino insperato visto che anche quest'anno, praticamente fino a maggio, il turismo nel nostro Paese è stato di fatto azzerato. L'estate 2021 conferma che siamo tornati capitale della vacanza degli italiani, con un evidente, deciso ritorno al turismo giovanile. I numeri di questa stagione sono stati importanti, molto superiori a quelli del 2020: da giugno a settembre 2021 registriamo un +32,61% rispetto agli arrivi degli stessi mesi del 2020, e un +36,21% di presenze rispetto al 2020. Complessivamente, da gennaio a settembre 2021, un +24,2% sul fronte degli arrivi totali rispetto all’anno precedente e del +29,2% su quello delle presenze totali da gennaio a settembre rispetto al 2020. Un risultato ottimo, anche se per tornare ai livelli boom del 2019 bisognerà aspettare il 2022. Covid permettendo. La stagione è partita prima dell’anno scorso, se nel 2020 gli alberghi hanno dovuto aspettare giugno per aprire, nel 2021 hanno aperto con un mese di anticipo, fino a raggiungere ottimi riempimenti nel mese di luglio e il tutto esaurito nel mese di agosto che, anche grazie alla ripresa degli eventi fieristici come il Meeting, è andato avanti fino alla fine del mese. Questo nonostante il sostanziale azzeramento della componente estera nella quale, prima del Covid, il capoluogo primeggiava (31 per cento di presenze, oltre 27 per cento arrivi). Rimini in particolare, la destinazione storicamente più forte sul fronte delle presenze turistiche straniere, registra dunque, inevitabilmente, anche il calo più sensibile su questo fronte e l’andamento del mercato estero, unito allo stop che per molti mesi ha subito l’attività fieristica e congressuale, penalizza più di tutte Rimini durante la pandemia. Nel 2019 nel periodo giugno/settembre gli arrivi stranieri furono 349.218 mentre quest’anno sono stati 190.565 (- 158.653, un calo percentuale del’83,2%). I pernottamenti stranieri due anni fa furono 1.749.983 contro i 908.304 di quest’anno (- 841.679 presenze, con un decremento del 92%). Nonostante questo, il 2021 registra un certo ritorno degli stranieri, in particolare quelli di ‘prossimità’, certo non al livello del 2019, ma il dato dei 287.754 pernottamenti dalla Germania (+96% rispetto al 2020) e dei 150.284 pernottamenti dalla Svizzera, sono segnali importanti che sottolineano come i nostri mercati storici non vogliono rinunciare alle vacanze nella nostra destinazione".