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Si terrà il 15 novembre l'interrogatorio di garanzia delle tre persone in carcere per il pestaggio mortale ai danni di Antonino Di Dato avvenuto lo scorso 3 novembre. L'uomo è morto dopo 9 giorni di ospedale. Le indagini della Squadra Mobile, coordinate dalla Procura che hanno portato all'arresto della banda, composta da due italiani di 44 e 52 anni, un croato 42enne ed un bosniaco 46enne, quest'ultimo scappato all'estero e, al momento non ancora in carcere sono ancora in corso per cercare di far luce sul movente dell'aggressione. La vittima, napoletano di 45 anni, a fine 2019, era stata arrestata nell'ambito dell'operazione "Hammer" dei carabinieri riminesi che avevano fatto luce sui dissidi tra due bande legate al crimine organizzato per "gestire" la città. Da quanto emerso dalle indagini, Di Dato era legato al gruppo guidato da Massimiliano Romaniello come Rosario "zio Pio" De Sisto sospettato di truffa, riciclaggio, estorsione e bancarotta fraudolenta e raggiunto da alcuni colpi di pistola davanti alla sua abitazione a fine settembre di quest'anno. Pare, invece cje il pestaggio mortale di Antonino Di Dato sarebbe avvenuto per dei debiti accumulati dal 45enne. Il pestaggio è stato ripreso da alcune telecamere di videosorveglianza i cui filmati sono stati utili agli inquirenti per ricostruire l'intera vicenda.
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