Rimini, omicidio Di Dato: due ergastoli e due condanne a 22 anni
Due ergastoli con isolamento diurno per 20 giorni e due condanne a 22 anni di reclusione: è la sentenza della Corte d'assise di Rimini che due giorni fa ha chiuso il processo di primo grado per l'omicidio del 45enne Antonino Di Dato, aggredito a bastonate il 3 novembre 2021 nella hall dell'hotel Emanuela di viale Sanremo a Rimini.I giudici popolari, presieduti dal togato Fiorella Casadei, hanno condannato Ivan Dumbobic, croato 44enne che picchiò Di Dato con una mazza di legno e il latitante bosniaco Azim Samardzic che lo colpì quando era già caduto a terra sanguinante, all'ergastolo e all'isolamento diurno per 20 giorni.Condannati poi Bruno Francesco Cacchiullo, 54 anni a 22 anni e otto mesi di reclusione e Costantino Lomonaco, 37 anni, anch'egli a 22 anni. Il pestaggio Di Dato sarebbe avvenuto per un debito di 7.500 euro e una pistola sparita, ma sull'intera vicenda ci fu all'epoca dell'indagine anche il sospetto della criminalità organizzata e della nuova camorra perché la vittima era stata precedentemente coinvolta in un'indagine dei carabinieri e della Dda Bologna che l'avevano portato ad essere condannato a 9 anni per associazione a delinquere di stampo camorristico ed essere sottoposto al regime di sorveglianza speciale. Per i due figli Di Dato, originario nel napoletano, morto dopo nove giorni di agonia, è stata disposta una provvisionale di 35 mila euro ciascuno.