Rimini, la Cassazione sul caso dell'imprenditore Lolli: Non è coinvolto con il terrorismo libico
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L’imprenditore Giulio Lolli, ex patron della Rimini Yacht, è stato assolto dall'accusa di terrorismo dalla Corte di Cassazione. La Procura aveva appellato la sentenza della Corte d'Assise d'Appello di Roma, che l'aveva assolto dalle accuse di comando e finanziamento del terrorismo internazionale e di organizzazione e traffico di armi per il terrorismo, ritenendole infondate. L'imprenditore era stato arrestato nel dicembre 2017 e portato nel carcere di Mitiga a Tripoli con l'accusa di terrorismo per la collaborazione fornita al gruppo armato Shura di Bengasi e di detenzione illegale di una pistola e trattenimento illegale in Libia. Il pm riminese Davide Ercolani Lolli l'aveva indagato per le truffe alla Rimini Yacht nel 2011 e su Lolli da quella data pendeva un ordine di estradizione. Era rientrato in Italia nel 2019. Per la Cassazione, Lolli potrebbe essere stato coinvolto solo nella compravendita della barca Mephisto, a bordo della quale sono state rinvenute armi, ma nessun coinvolgimento con il terrorismo. Ora i legali dell'imprenditore chiedono una pena alternativa diversa dal carcere.