Rimini, educatore di Cl abusa di una minorenne, ma sostiene che lei era consenziente
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"E' pacifico il consenso prestato dalla ragazza ad una relazione sessuale". Queste le parole del legale di Andrea Davoli, 52enne educatore di CL e insegnante di religione arrestato lo scorso 19 agosto con l'accusa di violenza sessuale ai danni di una 14enne. Secondo la difesa dell'uomo non ci sarebbe stata alcuna costrizione e la relazione affettiva era consenziente. Il rapporto tra i due, lei adolescente e lui 52enne responsabile provinciale di gioventù studentesca Don Giussani di Reggio Emilia sarebbe iniziato con un bacio a fine 2022 per approdare ad un rapporto sessuale completo a Rimini durante un ritiro spirituale in vista della Pasqua 2023. Secondo l'accusa, invece, l'uomo avrebbe approfittato della sua posizione e di un momento di debolezza della ragazzina che aveva trovato in lui un confidente per abusarne. L'indagine era scattata dopo la denuncia della madre della 14enne che aveva trovato messaggi compromettenti sul suo cellulare. "Si tratta di una vicenda dove il confine tra lecito e illecito è davvero labile- prosegue il legale dell'imputato. Se non fosse stato suo precettore, se i genitori non avessero affidato la ragazza a lui durante i ritiri spirituali, non ci sarebbe il reato". Il gip del Tribunale di Rimini, Vinicio Cantarini, però, ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere per Davoli accogliendo la richiesta del sostituto procuratore Davide Ercolani che coordina le indagini. C'è infatti il pericolo concreto che l’indagato commetta nuovamente delitti della stessa specie oltre alla "incapacità di autocontrollo della libido e degli impulsi sessuali anche verso minori". Il legale di Davoli ha annunciato che contesterà il pericolo di reiterazione perchè l'uomo ha interrotto ogni contatto con la giovane ed ha lasciato Reggio Emilia per trasferirsi dai genitori inoltre Cl l'aveva già sospeso ancor prima dell'ordinanza.