Riccione, brucia l'alt e scatta l'inseguimento che finisce con un arresto
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Attorno alle 20 del 7 dicembre, tra viale Vittorio Emanuele e via Castrocaro i carabinieri hanno intimato l'alt ad una Alfa Romeo 156 sospetta con a bordo almeno tre persone, che non si sono fermate dandosi alla fuga. La corsa si è conclusa alla rotonda con via Bondeno dove i malviventi, nel tentativo di invertire la marcia e di seminare i militari, si sono schiantati contro la segnaletica verticale dello spartitraffico. Nello stesso frangente la gazzella dell’Arma non è riuscita a evitare l’impatto con il veicolo in fuga. I malviventi non si sono fermati: hanno abbandonato l'auto e son fuggiti a piedi approfittando del buio. Un Carabiniere li ha inseguiti ed ha sparato un colpo in aria in sicurezza, ma i tre non si sono fermati. Solo dopo un po' il militare ne ha fermato uno che aveva provato a nascondersi tra le case. E' stato condotto in caserma per le verifiche mentre nell'auto i militari hanno trovato numerosi attrezzi da scasso e alcuni oggetti la cui provenienza è tutt’ora in via di accertamento, finalizzato a comprendere se possa trattarsi di proventi di furto. L’uomo, un 32enne albanese già noto alle forze dell'ordine, è stato arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e false attestazioni sulla propria identità. Nella caserma di Riccione, infatti,il 32enne ha dichiarato generalità false, probabilmente nel tentativo di nascondere la propria identità, su cui i Carabinieri hanno accertato essere pendente un vecchio ordine di carcerazione, emesso nel 2017 dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura presso il Tribunale di Milano, per numerosi furti, rapine e resistenze messe in atto nel capoluogo lombardo, per le quali l'uomo deve scontare ancora 7 anni e 6 mesi di reclusione. D'intesa con il sostituto procuratore Ercolani, l’uomo è stato portato in carcere, mentre proseguono le indagini per individuare i due complici in fuga e per accertare ulteriori responsabilità penali del gruppo. I due uomini dell'Arma coinvolti nell’incidente hanno riportato numerose contusioni e una prognosi non superiore ai 10 giorni.