Riccione, annegato in piscina: l'autopsia rivela che era drogato
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Madiaye Diongue, il 21enne di senegalese annegato il 14 luglio nella piscina del Grand Hotel di Riccione era sotto l'effetto della cocaina. L'ha rilevato la perizia disposta dalla Procura che oltre a confermare che il giovane è morto per annegamento vede la droga come possibile causa di comportamenti pericolosi. Al momento per la morte del 21 enne è indagato per omicidio colposo il responsabile dell'hotel Gianni Andreatta il cui legale ha chiesto l'archiviazione alla luce della perizia pur rimanendo in piedi la responsabilità dell'hotel di non aver sorvegliato che nessuno utilizzasse la piscina tra le 12 e le 15 quando non è sorvegliata dal bagnino. La vittima, quel pomeriggio, stava facendo il bagno alle 14 con alcuni amici e la cugina che non sapeva nuotare. E proprio per aiutare lei, in difficoltà, il 21enne si era tuffato, l'aveva tirata fuori dall'acqua poi, però, era finito sott'acqua. Gli amici avevano allertato i soccorsi, ma per il giovane non c'era stato nulla da fare.