Ravenna. la Caritas: "Gli strascichi del Covid sotto i nostri occhi"
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Nonostante la fine della fase emergenziale legata al Covid, nelle Caritas la richiesta d’aiuto rimane alta. «Non siamo ai livelli di aprile e maggio - spiega il direttore di quella ravennate don Alain Gonzalez Valdes - ma rispetto ai nostri standard, siamo ancora al di sopra. Cosa che non ci fa stare per niente tranquilli». Quattro giorni alla settimana continuano a essere consegnate le sportine con i viveri: «In diversi casi, registriamo come il bisogno delle persone vada ben oltre le necessità alimentari e diamo gli appuntamenti per i colloqui, che stiamo poco a poco riprendendo a fare. In quella sede, emergono tutte le problematiche legate al pagamento utenze, affitto e farmaci. Su questo fronte, a darci una grossa mano in questo momento sono le parrocchie, che filtrano le richieste». Il tema del lavoro, secondo l’osservatorio Caritas, resta il grande tema del momento: «Parte di chi, prima, riusciva a galleggiare, è tornato a galleggiare dopo la ripresa delle attività. Ma c’è anche chi ha visto un impoverimento evidente e un peggioramento della propria situazione. Se prima, in commissione economica, su dieci casi ne andavano avanti la metà, oggi proseguono tutti nel percorso». Don Valdes e i suoi lo avevano, nei mesi scorsi, messo in conto: «Le nostre proiezioni, purtroppo, andavano in questa direzione. Stiamo vedendo tutte le conseguenze che il Covid, anche sul lungo termine, sta lasciando». (s.manz.)