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Terza edizione per «Manualetto», il festival «diverso» sul «lato oscuro» della darsena di Ravenna (ingresso da via Antico Squero e via Teodorico) organizzato dallo studio di architettura Denara (che come sempre curerà l’allestimento scenico in contesto retro-industrial-portuale) e dagli agitatori culturali dello Studio Doiz, per la direzione artistica; il tutto negli spazi gentilmente concessi dalla supportivissima (e direttamente coinvolta) Compagnia Portuale di Ravenna nei due fine settimana dal 20 al 22 e dal 27 al 29 settembre (programma dettagliato negli appuntamenti). Il «cuore simbolico» della darsena si animerà così, gli ultimi due weekend di settembre, di tanti eventi tutti gratuiti, fra teatro, musica, cinema e libri. Il padiglione realizzato da Denara quest’anno richiama l’architettura di un ponte, a sottolineare la natura nomade del festival e l’antica vocazione culturale di Ravenna, nonché l’apertura verso spazi «sconosciuti» della città.
Anche quest’anno i curatori Lorenzo Carpinelli e Iacopo Gardelli hanno chiamato soprattutto artisti under 35, «cercando di valorizzare - spiegano - opere in grado di ridefinire i rapporti fra linguaggi diversi, che ibridassero stili e immaginari. Il teatro si mescola al concerto, la musica diventa parte integrante del testo, in spettacoli che colpiscono per originalità e profondità. Artisti come Alice e Davide Sinigaglia, Leo Fulcro e Matteo Sintucci mostrano come il teatro possa adattarsi ai tempi, affrontando questioni cruciali per la nostra società. L’offerta musicale spazierà dall’indie al rap, dal funk all’elettronica, con la prima italiana del compositore Montee, da Colonia. E poi tornerà a Manualetto, per il gran finale di domenica 29, Alessandro Gori, aka Lo Sgargabonzi, protagonista di un inedito incontro assieme alla gloria locale Eraldo Baldini».
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