Ravenna, sportello badanti: "Adesso più italiane e anche qualche uomo"
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Colloquiare le assistenti familiari e monitorarne il lavoro attraverso il feedback mandato dalle famiglie che le assumuno. Sono alcuni degli obiettivi dello Sportello per la non autosufficienza che per altri tre anni sarà gestito dalla cooperativa Libra per conto dei Comuni di Ravenna, Cervia e Russi. Uno sportello nel quale ne è confluito un altro, dal nome «Badami», che era nato nel 2008 proprio per gestire l’incrocio domanda/offerta di lavoro tra badanti e famiglie. «Quello che cerchiamo anche di fare oggi - spiega Roberta Serri del Servizio sociale associato - è qualificare sempre di più le persone, attraverso corsi abilitanti e certificazione delle competenze, consapevoli che sul nostro territorio l’indice di invecchiamento della popolazione è molto alto e che la carenza di posti letto nelle strutture resta un problema». Stando ai dati aggiornati al 31 dicembre 2019, la popolazione ultra 75enne sui territori di Ravenna, Cervia e Russi era pari a 27.196 persone, pari a oltre il 13% del totale: «A metà novembre, in modalità online, partirà una nuova formazione gratuita che abbiamo organizzato insieme alla Filcams-Cgil e alla quale parteciperanno in trenta. Tra i docenti ci saranno esperti come fisioterapisti, psicologi e geriatri e tra le lezioni, una sarà dedicata anche all’alimentazione e alla cucina». Sono circa 300 le persone iscritte all’albo, che lo Sportello per la non autosufficienza cerca di aggiornare con costanza: «Molti anni fa si trattava quasi sempre di donne straniere. Ora, anche in concomitanza con la crisi lavorativa dovuta al Covid, vediamo più persone italiane e anche alcuni uomini». Non solo: «Alle formazioni accedono anche operatrici delle case famiglia per anziani. Speriamo di poter qualificare meglio, insomma, anche questa fascia di lavoratrici». (s.manz.)