Ravenna, settimana teatrale a due facce, da Giacobazzi a Cechov e Fassibinder

Federico Savini
Non è che i classici (che siano della letteratura o del cinema) debbano per forza annoiare, così come non è detto che i comici vadano in scena solo per allenare i muscoli mandibolari a scompisciarsi ridere. È un po’ questo che, senza naturalmente farlo apposta, cerca in qualche modo di raccontarsi la settimana teatrale in provincia di Ravenna, particolarmente ricca di spunti e possibilità (vedi anche i box in pagina), che arrivano un po’ da ogni nicchia di quel vasto mondo che è il palcoscenico.
Il mattatore della settimana in provincia arriverà giovedì 17 a Bagnacavallo, per esibirsi al teatro Goldoni poi anche venerdì 18. Parliamo di Giuseppe Giacobazzi che riporterà in scena in Romagna il suo ultimo monologo Noi - Mille volti e una bugia. Da diversi anni, il comico originario di Alfonsine ha intrapreso un percorso molto autobiografico e non necessariamente così «leggero» nei suoi spettacoli. Nello specifico questo spettacolo si configura come un dialogo, interiore ed esilarante, su 25 anni di convivenza a volte forzata. Quanto di secolo di aneddoti ed equivoci sul tempo che va sempre più veloce, dal ragù sulla stufa ai robot da cucina programmabili con lo smartphone.
Rimanendo sulle risate, domenica 13 al teatro Walter Chiari di Cervia lo stand-up comedian Eleazaro Rossi sarà protagonista di The Eleazaro Experience, un flusso di coscienza che parte dall’infanzia, dal nome che i genitori hanno scelto per lui fino alla singolare educazione ricevuta. Martedì 15, invece, all’Alighieri di Ravenna approderanno Katia Follesa e Angelo Pisani con Finché social non ci separi, live. Coppia sul palco ma soprattutto nella vita, Katia e Angelo hanno scelto di dirsi tutto, anche le cose meno belle, e per farlo si sono affidati all’ironia che smorza i toni senza sminuire l’importanza di ciò che ci si dice. Tutto parte da una lista dei difetti. Katia scrive quelli di Angelo e lui fa altrettanto con quelli di lei.
Sempre all’Alighieri a Ravenna da venerdì 11 a domenica 13 completerà il suo ciclo di repliche Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, intelligente commedia di Simon Stephens dal romanzo di Mark Haddon che riporterà il Teatro dell’Elfo a Ravenna per raccontare le peripezie di Christopher, un quindicenne con la sindrome di Asperger che decide di indagare sulla morte del cane della vicina. Sarà il suo punto di vista speciale a fargli mettere in luce ben altre indagini, nell’universo ostile e sospetto degli adulti.
La settimana dell’Alighieri prevede inoltre, giovedì 17 alle 21, anche l’arrivo in scena della compagnia Nerval Teatro con Le lacrime amare di Petra Von Kant, dall’omonimo film di Fassbinder. Basato sul claustrofobico rapporto tra una stilista e la sua assistente, il progetto mescola il linguaggio del teatro e quello del cinema per sondare il limite tra realtà e finzione, attore e personaggio, sperimentazione e narrazione.
Infine, martedì 15 sarà in scena al teatro Comunale di Russi, per poi approdare anche sul palco del teatro Masini di Faenza con tre repliche da mercoledì 16 a venerdì 18, lo Zio Vanja che Roberto Valerio ha tratto da Anton Cechov, con un cast che vede protagonisti Giuseppe Cederna e Vanessa Gravina. L’obiettivo dello spettacolo è mantenere vibrante la compartecipazione emotiva degli spettatori di oggi con personaggi così teoricamente lontani da noi eppure raccontati con una maestria che li rende indimenticabili e così capaci di coinvolgere nelle loro vicissitudini quotidiane anche chi vive nel mondo di oggi.