Ravenna, scomparsa Maria Giovanna Maioli, fondatrice di RavennaPoesia, il cordoglio delle autorità
E' stato il poeta Gian Ruggero Manzoni ad annunciare sui social network la notizia della scomparsa di Maria Giovanna Maioli, animatrice del mondo culturale della nostra provincia e oltre, e soprattutto nota come ideatrice di RavennaPoesia. Padovana d'origine e poi ravennated'adozione, dopo il matrimonio con il direttore d'orchestra Nino Maioli, ebbe un'importante carriera come cantante lirica e fu un'apprezzata lettrice di poesia (in particolare di Montale e Zanzotto), tanto che nel 1979 fondò a Ravenna il Mercatino della Poesia (poi Ravenna Poesia, dal 2004), che si tenne inizialmente in piazza San Francesco. Tra gli altri ospiti della masifestazione si annovera anche l'americano Gregory Corso.
Appresa la notizia della morte di Maria Giovanna Maioli, il sindaco Michele de Pascale e l’assessora alla Cultura Elsa Signorino hanno espresso il cordoglio loro e dell’Amministrazione comunale menzionando il titolo di una raccolta da lei stessa curata, “Il ricordo è un pezzo di eternità”, nella quale, “con la sensibilità e la ricchezza della sua conoscenza ha saputo tessere intorno ad Eugenio Montale, al quale la legava una profondissima amicizia, la vicenda dei protagonisti della poesia del Novecento. Proprio i poeti e le poetesse sono stati interlocutori per lei di un dialogo fitto, ricco e persistente, che è diventato ‘occasione’ per i tantissimi che hanno risposto con entusiasmo al suo appello alla bellezza.
Ravenna deve a lei non solo la presenza in città delle grandi voci del Novecento, prima nella piazza San Francesco dove nel lontano 1979 iniziò il ‘Mercatino della poesia’ e poi al teatro Alighieri quando le letture e le presenze eccellenti confluirono in una consolidata manifestazione, ‘Ravenna poesia’, ma una vera e propria chiamata a fare della cultura luogo di condivisione, partecipazione e sperimentazione. Certamente rimarrà come monito per tutti noi il suo appello alla poesia e alla sua necessità e in questo anno in cui la città si stringe intorno al padre di ogni contemporaneo poetare non mancherà un commosso, affettuoso e grato abbraccio ad una donna che ha saputo cogliere, come scrisse Montale di lei, ‘l’intimo respiro di ogni composizione poetica’. Un pensiero affettuoso alla figlia Galilea”.