Ravenna, Piscina, pronto l'impianto di aerazione, a breve il nuovo progetto

Federica Ferruzzi
Le prime settimane dell’anno sono state più difficili del solito per la piscina comunale di via Falconieri, che è stata chiusa anche agli agonisti (gli unici che, come previsto da Dpcm, la possono utilizzare, ndr) a causa della rottura di un impianto. Per loro la sospensione dell’attività dovrebbe durare pochi giorni (entro il 20, infatti, la struttura dovrebbe riaprire), ma almeno, quando si rientrerà, sarà pronto il nuovo impianto di aerazione annunciato nei mesi scorsi. A fare il punto su questo e a rivelare i tempi per la presentazione del progetto della nuova piscina è il sindaco,  Michele De Pascale. 
De Pascale, gli ultimi disservizi legati alla rottura dell’impianto sono a ricordarci quanto sia necessaria una nuova struttura. A che punto è il progetto? 
«Avevamo già presentato un progetto che era arrivato alle porte del consiglio comunale, ma l’ho fermato durante la seduta che lo avrebbe dovuto inserire nel piano triennale dei lavori pubblici per poi essere messo a gara. Lo abbiamo fatto per ascoltare le associazioni sportive che vivono la piscina tutti i giorni, le quali ci hanno chiesto di cogliere l’occasione della ristrutturazione, un’urgenza per la città, per ammodernare l’impianto e aumentare la quantità d’acqua a disposizione dello sport ravennate. In quella sede ci siamo trovati davanti alla scelta tra fare presto e fare bene: all’epoca le associazioni mi convinsero nel non accettare il progetto così com’era stato presentato; purtroppo eravamo consapevoli del fatto che reinviarlo avrebbe portato ad una dilazione significativa dei tempi. Cambiare un project financing significa quasi doverlo rifare da zero, l’impianto va ridisegnato e conseguentemente va elaborato un nuovo conto economico. Nel frattempo non potevamo sapere che sarebbe arrivata una seconda proposta, di conseguenza oltre al lavoro di valutazione della singola si trattava di fare un’operazione di confronto: è come se ci fossero state due gare, la prima per scegliere il progetto migliore, la seconda per metterlo a gara. La procedura, quindi, è diventata amministrativamente complessa. A breve gli uffici porteranno in giunta il progetto più vantaggioso, che a quel punto verrà messo a gara e chi se la aggiudicherà farà i lavori, con diritto di prelazione per chi lo ha presentato».
Entro novembre era stato promesso un nuovo impianto di aerazione, che fine ha fatto?
«I lavori per l’impianto di aerazione sono stati conclusi a fine dicembre: purtroppo c’è stato un ritardo da parte della ditta che ha eseguito gli interventi nella consegna di un macchinario, ritardo che ha comportato lo slittamento dei tempi. E’ ovvio che più si ritarda l’intervento strutturale, piu servono rattoppi. La prossima settimana affronterò il tema in consiglio comunale e forniremo un cronoprogramma rispetto allo svolgimento del project financing». 
Durante l’intero iter le società hanno lamentato di non essere state coinvolte, come mai? 
«Questo non è permesso dalla legge, si tratta di gare pubbliche, non è possibile fare una commissione con anche le società sportive: in ogni caso le abbiamo ascoltate e abbiamo recepito l’esigenza di costruire una nuova vasca da 50 metri con dieci corsie, che consente potenzialmente anche di fare le Olimpiadi, e di non avere mai un’interruzione del servizio. E’ quanto è stato verbalizzato con le associazioni nel momento in cui abbiamo bloccato il progetto». 
Dove sarà realizzata la nuova struttura?
«La nuova vasca sarà realizzata nell’area (attigua all’esistente) che il Comune ha acquisito e quando sarà realizzata la nuova vasca verrà demolita l’attuale piscina. Fino ad allora si procederà con inteventi di aggiustamento».