Ravenna, Piscina il gestore Berlese: "Per Novembre il Comune ha promesso nuovi circolatori d'aria"
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«In questa situazione non si sta divertendo nessuno, il gestore men che meno». Con queste parole Fabrizio Berlese, direttore dell’impianto, sottolinea come l’emergenza da Covid-19 abbia inevitabilmente minato l’attività della piscina, che ha visto ridurre gli ingressi. «Il bar - precisa - verrà aperto a breve, nei prossimi 15 giorni, è solo una questione di tempi burocratici e mi auguro che non ci siano intoppi. Ma questa è la meno - prosegue Berlese -. Le problematiche legate al Coronavirus sono pesanti: in una struttura come questa devi gestire dal negazionista all’ipersensibile, pensi che l’altro giorno è arrivato un signore che aveva un asciugamano davanti alla faccia, non voleva indossare la mascherina e sosteneva che il telo potesse svolgere la stessa funzione». Per quanto riguarda le accuse sul fatto che non ci sia un ricambio d’aria adeguato, il gestore annuncia che «l’Amministrazione ha deciso di interventire con circolatori d’aria. Venerdì scorso l’assessore Roberto Fagnani ha garantito che entreranno in funzione dai primi di novembre per un migliore ricambio sia per gli spogliatoi che per le docce. Ricordo che questa è una piscina degli anni ‘70 che seguiva normative adeguate a quegli anni e che oggi possono risultare insufficienti». Al momento, nella struttura, non si possono utilizzare gli armadietti, ma questa mancanza verrà colmata a breve. «Vogliamo provare con passaggi di sanificazione ed etichette che, quando apri, si strappano, così si capisce se quell’armadietto è stato usato oppure no. Può sembrare banale, ma dovevamo capire che carta usare e come oraganizzarci, per questo ci siamo presi un po’ di tempo». Non c’è invece nessun documento che vieti l’uso delle docce, anche se Berlese precisa che «l’Amministrazione dovrebbe produrne uno che ne decreti la sospensione, ma ancora questo documento non l’ho visto». E quando gli si fa notare che forse sarebbe meglio cambiarsi negli spogliatoi, il gestore risponde: «Le società agonistiche hanno fatto la scelta di cambiarsi sulle tribune, ma ognuna ha un proprio spazio: Blu Atlantis, ad esempio, si allena dalle 19 alle 21 e dopo, in quell’area, non va più nessuno. Per l’attività agonistica è la normalità cambiarsi in tribuna, pensi che durante le manifestazioni gli spogliatoi non vengono praticamente usati. Come dicevo prima la nostra piscina è stata costruita a fine anni ‘70 ed è ovvio che, com’è successo in campo sanitario ed in quello scolastico, quelle che prima erano criticità oggi diventano macigni insormontabili: gli spogliatoi sono nati per la vasca da 25 metri, non per due vasche di cui una da 50». (fe.fe.)