Ravenna, Piaia (presid. «Dalla Parte dei minori») parla delle attività: «Importante la rete, è necessario formare»
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Elena Nencini
L’importanza di una rete sul territorio che coinvolga associazioni, soggetti interessati e istituzioni è uno degli obiettivi principali dell’associazione «Dalla parte dei minori» di Ravenna impegnata a promuovere e favorire attività di prevenzione e contrasto alle forme di abuso e maltrattamento di bambini e adolescenti. L’associazione porta, da oltre 20 anni, avanti tanti progetti all’interno della società, delle scuole, dell’ambito socio-sanitario, delle forze dell’ordine, oltra a incontri e corsi di formazione. «Dalla parte dei minori» ha creato una rete sul territorio con le istituzioni e le altre associazioni per promuovere incontri e creare una partecipazione attiva. La presidente Giovanna Piaia racconta i numerosi progetti.
Piaia, quando è nata l’associazione?
«E’ nata 20 anni fa, inizialmente eravamo un gruppo di professionisti impegnati sul tema dell’abuso e del maltrattamento dei minori. All’epoca non era un argomento approfondito, ma molto specialistico. Si trattava di un gruppo multidisciplinare con un magistrato, un esperto di medicina legale, pediatri. Siamo stati la base per la nascita di altre associazioni che si occupano dei diritti non solo dei minori. Promuoviamo corsi di formazione rivolti alle forze dell’ordine, al personale sociale e sanitario. Oggi siamo una ventina di persone e ci muoviamo su un territorio infrastrutturato che ha un grande sostegno istituzionale. C’è una grande risposta».
Che tipo di attività svolgete?
«Seguiamo tanti progetti per la tutela dei diritti e la conoscenza dei bisogni dell’infanzia e dell’adolescenza. Facciamo parte del gruppo di lavoro multidisciplinare che lavora all’Osservatorio territoriale per l’infanzia del Comune di Ravenna. Inoltre collaboriamo con l’Università di Ravenna per la realizzazione di corsi di formazione come quello su “Violenza assistita ed estreme conseguenze” (linee integrate di intervento per gli orfani speciali). con il patrocinio dell’Ausl Romagna, della Regione Emilia-Romagna, dei Comuni di Ravenna, Russi e Cervia.
In collaborazione con l’ausl Romagnai invece abbiamo un progetto per il servizio di terapia intensiva neonatale, che si svolge presso la pediatria del nostro ospedale, diretto dal prof. Federico Marchetti. Adesso portiamo avanti la seconda fase che prevede il sostegno ai genitori dei bambini nati prematuri o in stato critico di sviluppo. E’ un’attività che integra i servizi del reparto stesso, che, naturalmente, alla dimissione dirada i follow up. Alle volte il bisogno dei genitori può non sembrare evidente, ma l’esperienza è traumatica».
Tutelate i minori anche in caso di femminicidio?
«Negli ultimi anni ci siamo costituiti parte civile in quattro processi che riguardavano minori soggetti diretti o indiretti di violenza sessuale e/o violenza domestica. Parliamo del processo Cagnoni per il delitto di Giulia Ballestri e quello Pondi per l’omicidio di Elisa Bravi: lavoriamo in rapporto stretto con il Cismai (coordinamento italiano dei servizi contro il maltrattamento e l’abuso all’Infanzia ) e ci siamo resi conto dell’importanza dell’assistenza legale, sociale e sanitaria agli orfani di femminicidio. Per il processo Cagnoni il giudice ci ha riconosciuto il danno morale e la somma ricevuta è stata investita in formazione che ha coinvolto 400 operatori della legge, avvocati, psicologi. Abbiamo organizzato un seminario di 6 incontri per migliorare le competenze dei professionisti per gli orfani di femminicidio. Adesso speriamo di ottenere un finanziamento per formare gli operatori-dei centri anti violenza e gli assistenti sociali, psicologi che occupandosi delle madri si devono anche occupare dei bambini/e. Importante approccio psico-pedagogico con strumenti adatti. Inoltre partecipiamo con il Centro di ascolto diocesano sull’abuso e maltrattamento dei minori, puntiamo sempre più a evidenziare l’importanza dell’educazione alla pace e alla non violenza con due giornate seminariali.
Prossime iniziative?
«Si terrà mercoledì 18 gennaio, alle 15.30, nella Sala Don G. Minzoni del Seminario Arcivescovile in piazza Duomo 4, il convegno “Il cuore femminista di Maria Montessori“ promosso dal Comitato Comunale del Cif di Ravenna. Ai docenti e ai pedagogisti potrà essere rilasciato un attestato di partecipazione al convegno, valido come seminario formativo. Inoltre abbiamo pensato a un incontro tra nonni e bambini alla rsa Rosa dei venti: un contatto positivo per entrambi. Grazie a un contributo della Sapir offriremo ai genitori che verranno con i bambini un buono acquisto.