Ravenna, Pasqua all'estero, la rabbia delle agenzie di viaggio per la nuova quarantena di 5 giorni, "Non parte nessuno"

Federica Ferruzzi - Uno tra i primi a protestare contro la possibilità, per gli italiani, di potersi recare all’estero nel periodo pasquale, nonostante rimangano le restrizioni tra regioni, è stato il sindaco di Cervia, Massimo Medri, che ha raccolto inevitabili consensi tra i tanti operatori della costa romagnola. Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente di Ravenna Incoming, Gilles Donzellini, che ha sottolineato l’importanza «ancora di più, in un periodo come questo, di puntare sulle nostre destinazioni e valorizzarle agli occhi degli italiani, cosa non scontata. Speriamo che la prossima sia una stagione migliore di quella del 2020, anche se tutto dipenderà dalla campagna vaccinale». Alla campagna vaccinale guardano anche le agenzie di viaggi, il cui lavoro, negli ultimi mesi, si è quasi azzerato.  Negli anni ‘70 Bruna Amadori - oggi titolare dell’agenzia di viaggi Gap Service - lavorava alla Viaggi Generali, in un periodo in cui la crisi sembrava lontana. «Era il periodo dei Ferruzzi, c’era benessere, pensi che eravamo 20 dipendenti. Oltre a noi, in città c’era La Classense (storica agenzia di viaggi di Annamaria Miele e Giuseppe Baldisseri, ndr), e di lavoro ce n’era per tutti». Ed è per questo che oggi, a ridosso della Pasqua, fa strano non sentire il telefono squillare. «Lo scorso 30 marzo, all’ultimo minuto, è uscita un’ordinanza firmata dal ministro Speranza che richiede una quarantena di cinque giorni al rientro dal viaggio, oltre al tampone negativo prima della partenza. Sembra quasi una penalizzazione nei confronti dei pochi che hanno già prenotato per viaggiare con i grandi tour operator che avevano organizzato soggiorni in mete Covid-free. Se invece il ministro avesse predisposto meglio le vaccinazioni, ora saremmo in grado di viaggiare di più». Per quanto riguarda, più direttamente, l’esperienza di Gap Service, in queste ultime settimane le chiamate dei clienti ci sono state, ma solo a titolo informativo. «Al momento i voli partono solo da Verona e da Milano Malpensa, mentre da Bologna decolleranno solo quelli per le Canarie da metà aprile. Molti clienti chiamano, vorrebbero partire, ma aspettano il vaccino per farlo più serenamente. Speriamo ardentemente - conclude Amadori - che a maggio il turismo riparta anche in Italia. Al momento resistiamo, grazie a tanta voglia di fare e forti della nostra passione per il lavoro».  Anche alla Millepiedi viaggi Francesca Bedei conferma di aver ricevuto richieste di informazioni, ma l’ultimo provvedimento ha bloccato tutto. «Non si dovrebbero demonizzare gli italiani che vanno all’estero, bensì trovare procedure per viaggiare in sicurezza e consentire che i corridoi turistici siano aperti sia in entrata che in uscita. Il provvedimento del ministro non è altro che una nuova chiusura per un mercato che già da un anno non lavora».