Ravenna, parla Ronchetti, referente di Sos Chat Ravenna: "Meno segnalazioni, ma la truffa dell'abbraccio va ancora forte"
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Federica Ferruzzi - La truffa dello specchietto - ovvero la tattica secondo cui ad un malcapitato automobilista viene fatto notare da un malvivente un finto danno allo specchietto della propria auto - è ormai superata e al suo posto ha preso piede la truffa “dell’abbraccio” o del “vecchio amico”. L’anziano raggirato dall’uomo di mezza età o da una donna appariscente, purtroppo, è sempre quella più in voga. E’ questo quanto emerge dalle segnalazioni di Ravenna Sos Chat, rete whatsapp che lavora in collaborazione con le forze dell’ordine e che raccoglie le notifiche di furti o truffe effettuati ai danni di cittadini. Due estati fa tramite la polizia locale il gruppo è stato contattato da un laureando che ne ha studiato il regolamento per scrivere la tesi e da un’analisi è emerso che attraverso questi gruppi di controllo di vicinato in molti casi bici e auto vengano ritrovate ancora prima della denuncia. A fornire un quadro della situazione è Lorenzo Ronchetti, uno dei trentadue referenti di Ravenna Sos Chat che è stata aperta nel 2016. «Da allora - spiega Ronchetti - ci sono state alcune modifiche nella composizione dei membri: qualcuno è uscito e la chat, un poco alla volta, è andata avanti. Per fortuna siamo lontani dai numeri del 2017: le segnalazioni, allora, erano tantissime, ed erano molti, in particolare, i tentativi di effrazione anche in presenza di persone. Oggi la situazione è migliorata, anche se siamo tornati ai numeri pre Covid-19». Nella chat - che copre tutto il territorio grazie ai numerosi volontari che assicurano il servizio - arrivano una decina di segnalazioni al giorno che, filtrate, si riducono ad un paio. «Possono sembrare poche, ma quelle che selezioniamo devono rispettare parametri precisi. In questo servizio non esistono politica, religione, tantomeno accettiamo finanziamenti. E’ tutto basato sul volontariato. Con i gruppi raggiungiamo qualche migliaia di utenti, ma abbiamo anche una pagina Facebook che viene impiegata non solo come informazione di ciò che è accaduto, ma in cui facciamo anche formazione e prevenzione dalle truffe». La truffa, spesso, corre anche sul web, «ed è per questo che cerchiamo di fare informazione sulla nostra pagina che, al momento, è seguita da oltre 15 mila persone. Il ramo del cosiddetto phishing è sempreverde, così come le truffe legate a finti buoni di grandi catene come Coop o Conad. Esiste anche un canale You tube di tutorial sulle truffe che però, al momento, è poco frequentato. Speriamo di farlo conoscere il più possibile, oltre ad essere divertente è parecchio utile».