Ravenna, parla Manselli (VVF): «Un grande impegno estivo gli incendi, siamo già a 5000 interventi per il 2022»

Elena Nencini
Caldo, vento, siccità sono alcune tra le cause che possono favorire lo scoppio di un incendio, come è accaduto in questi giorni nella Pineta Ramazzotti a Lido di Dante. Luca Manselli, comandante provinciale dei  Vigili del fuoco (VVF) di Ravenna, traccia un quadro della situazione del nostro territorio.
Come è la situazione per quanto riguarda gli incendi del nostro territorio?
«Ci sono moltissimi incendi di vegetazione, non soltanto boschivi (stoppie,  i campi) ci andiamo dietro. Dall’inizio dell’anno abbiamo fatto 5000 interventi: siamo abbastanza impegnati».
Quali sono le cause di questi incendi?
«Le condizioni climatiche che ci sono attualmente, aggravate da caldo evento, fanno si che è come se uno stesse a casa con il gas acceso: basta una causa scatenante minima per innescare un incendio».
Un cittadino cosa può fare per cercare di non innescare, per sbaglio, un incendio?
«Qualsiasi comportamento che provoca una scintilla o un aumento del calore può creare una situazione ideale: per quanto riguarda i barbecue c’è un’ordinanza della Regione che vieta l’accensione di qualsiasi fuoco, a meno che non si sia in un’area attrezzata. Per esempio bisogna stare attenti a parcheggiare le macchine con marmitte cataliche sopra degli aghi di pino perché il surriscaldamento potrebbe causare un innesco»
Il personale dei Vvf è sufficiente?
«In servizio abbiamo una trentina di persone che possono essere integrate con altre unità grazie all’accordo con la Protezione civile. Abbiamo una carenza del 10% in organico, in linea con le carenze nazionali, speriamo che i prossimi concorsi e i successivi passaggi di carriera ripianino la situazione. La Protezione civile dell’Emilia Romagna prevede un rafforzamento delle squadre in questo periodo, inoltre essendo un corpo nazionale possiamo chiamare i comandi provinciali limitrofi o qualsiasi modulo a livello nazionale (gruppi di persone attrezzate per determinati tipi di intervento). Ad esempio nel caso ci fosse bisogno di un drone (anche se noi ne abbiamo già uno) possiamo chiamarlo da tutto il territorio nazionale. Se dobbiamo fare uno ‘smassamento’ - spostamento di materiali bruciati con escavatori - arrivano da Piacenza».
Intervenite con rapidità negli incendi?
«Siamo vigili del fuoco, siamo pronti a intervenire 7 giorni su 7, 365 giorni l’anno».
Quali sono le condizioni che aiutano lo scoppio di un incendio?
«Certamente la temperatura e il vento fanno aumentare il rischio e la possibilità di propagazione. Con queste condizioni il materiale vegetale aumenta la sua facilità di combustione».

Palazzi (VVF): «Pineta Ramazzoti, 65 ettari bruciati nel 2012, nel 2022 uno solo»
Maurizio Palazzi, direttore coordinatore speciale dei vigili del fuoco, fa un bilancio dell’incendio della Pineta Ramazzotti. «C’è stato un primo incendio sabato sera alle 23.30, che è stato arginato rapidamente, poche decine di metri quadri; alle 5.30 della domenica c’è stato invece un altro incendio nell’area colpita dieci anni fa, ma questa volta siamo riusciti a contenere e limitare i danni. Nel 2012 bruciarono 65 ettari mentre questa volta è andato distrutto un ettaro di pineta. Sono arrivate ad aiutarci squadre di Cervia e Ravenna, poi una squadra di Casola Valsenio, poi sono arrivate anche squadre da Forlì e Rimini, carabinieri forestali, tre squadre di volontari della Protezione civile, un elicottero del reparto volo dei vigili del fuoco di Bologna. In tutto una trentina di persone con una decina di mezzi VVF, oltre a squadre di volontari di protezione civile e carabinieri forestali. Adesso i Carabinieri forestali stanno vagliando le cause dell’incendio, anche se al momento non c’è nulla di specifico». Anche nel 2012 Palazzi si ritrovò a dirigere l’incendio, ecco cosa ricorda: «C’era molto vento, un vento anomalo per la nostra zona, il libeccio spingeva dal bordo esterno verso l’interno della pineta mettendo a rischio i campeggi, invece in questo caso il vento spingeva nel senso contrario. Le condizioni sono state molte più tranquille, anche se intervenire in una pineta normalmente inaccessibile per i rovi e la vegetazione crea difficoltà. I campeggi nel 2012 furono evacuati: l’intervento del canadair e di due elicotteri hanno dato modo di gestire l’incendio con molta acqua e di arrivare a fine giornata - quando gli aerei non possono più agire - che la situazione era sotto controllo, durante la notte abbiamo bonificato e alle 7 del mattino era già spento o quasi».