Ravenna, parla Maltese, nuovo comandante della Guardia Costiera: «Grande attenzione sul Porto; stagione balneare, più sicurezza»
Elena Nencini - «All’inizio è stato complicato, eravamo in piena emergenza alluvione. Il team è molto preparato. Il Porto di Ravenna è fatto in maniera originale, per questo il nostro lavoro deve essere di grande attenzione. Stagione balneare, serve più sicurezza». Parla Michele Maltese, nuovo comandante della Guardia Costiera di Ravenna.
Ha preso il comando della Direzione Marittima dell’Emilia-Romagna e del compartimento marittimo di Ravenna da poco più di un mese, quali sono le prime impressioni?
«Il momento dell’assunzione del Comado è stato complicato poichè avvenuto nel pieno dell’emergenza alluvione e pertanto la maggior parte dell’attenzione è stata rivolta ad assicurare l’operatività delle squadre impegnate sul territorio assicurando, contestualmente, la piena efficienza dello strumento marittimo. La capacità delle donne e degli uomini di far fronte compatti all’emergenza, è stato il miglior biglietto da visita nei miei confronti».
Proviene da Augusta, un porto naturale completamente diverso dal porto di canale di Ravenna. Quali sono le differenze immediate che ha trovato?
«La differenza fondamentale è nell’orografia dei luoghi. Il porto di Ravenna costituisce una originalità in Italia proprio perché si dispiega su un canale, per sua natura, stretto e soggetto a interramenti. Per questo, l’attenzione della Guardia Costiera, deve essere massima per evitare incidenti e inquinamenti. Per fare ciò impieghiamo i nostri reparti operativi e i Mezzi Navali, avvalendoci inoltre dell’ausilio dei Servizi Tecnico Nautici essenziali ovvero della Corporazione dei Piloti, del Gruppo Ormeggiatori e della flotta dei Rimorchiatori in concessione portuale».
I primi nodi da affrontare?
«Sono legati al miglioramento della sicurezza balneare lungo le coste romagnole. Attraverso l’opera di tutti i Comandi alle dipendenze della Direzione Marittima dell’Emilia-Romagna (da Goro a Cattolica). Punterò ad una sinergica collaborazione delle consorelle Autorità Marittime per assicurare, soprattutto nel periodo estivo, la presenza in mare di unità navali in servizio di polizia Marittima pronte ad intervenire per affrontare qualsivoglia emergenza in mare. Punterò inoltre alla sensibilizzazione degli utenti del mare e dei loro rappresentanti politici affinché venga migliorata la normativa sulla sicurezza alla balneazione».
È ripartita l’operazione «Mare sicuro» cosa prevede?
«L’obiettivo principale dell’operazione Mare Sicuro è quello di intensificare lo sforzo operativo e la presenza dei mezzi a mare, allo scopo di vigilare sul rispetto delle norme poste a tutela della sicurezza della navigazione e della vita umana, con finalità prima di tutto di prevenzione, ma anche di contrasto di tutti quei comportamenti potenzialmente pericolosi per sé e per gli altri, come la navigazione nelle aree riservate ai bagnanti, l’eccesso di velocità in prossimità della costa ed il mancato rispetto della distanza minima da tenere dai subacquei in immersione. Nel corso dell’operazione i mezzi saranno impiegati in particolare a breve distanza dalla costa, nel primo miglio dalle spiagge, laddove si concentrano la maggior parte delle attività turistico-ricreative, e quindi più elevati i rischi legati alla compresenza, in zone di mare limitrofe, di balneazione e diporto nautico».