Ravenna, parla il titolare del bagno Oasi, Di Marco: «L'incertezza è totale, ma cominciamo ad aprire dal week end»
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Il bagno Oasi di Marina di Ravenna, che già aveva proposto nelle serate invernali del venerdì degustazioni a base di gin, riapre la stagione a partire dal week end ripartendo dal pranzo in spiaggia del 25 e 26 febbraio. Tanta voglia di aprire, quindi, nonostante i dubbi e le incertezze del periodo. «Da un lato il Covid allenta la morsa - spiega Marco di Marco, titolare del bagno Oasi – dall’altro, però, c’è il tema delle concessioni. Inoltre siamo in balìa di rincari e aumenti e forse questo è anche peggio del Covid, perchè comporterà conseguenze anche sull’utenza». L’incertezza è totale, ma per fortuna non frena l’entusiasmo. «Non ce la facevo più a stare chiuso, anche se la scelta di riaprire arriva da una specifica richiesta dei clienti, che appena vedono il sole ci chiamano per venire a pranzo al mare». L’attività dell’Oasi non si è mai interrotta, anche se durante l’inverno è stata limitata al venerdì sera. «Sono appassionato di gin, ho quasi 400 bottiglie, così il venerdì sera ci siamo inventati la gintoneria, una serata dedicata al gin tonic accompagnato da tapas, che è piaciuta molto. Ora, però, non ce la facevo più a stare chiuso e ho deciso di riaprire nonostante le difficoltà, tra cui rientra anche quella di reperimento del personale. Con tutti gli indennizzi che ci sono, la gente non cerca più lavoro: per fortuna, rimanendo aperto d’inverno, qualcuno riesco a tenerlo stretto, ma è comunque un problema che si somma al resto, come ad esempio il rincaro delle utenze che si ripercuoterà sull’utilizzatore finale, di conseguenza sul cliente della spiaggia. I servizi hanno avuto cambi di prezzo notevoli, banalmente il gelato dev’essere contenuto dentro ad un freezer che deve essere attaccato alla corrente, il cui costo è aumentato. Saranno due anni transitori, chi è dentro non lascerà certo indietro nulla, nemmeno le briciole. Io ho acquistato il bagno sei anni fa, come tutti ho investito molto, mai avrei pensato di andare a gara, come i colleghi ero rimasto alla data del 2033. Così si fa dura». (fe.fe.)