Ravenna, Parco Marittimo, i bagnini: «Certezze per i parcheggi compensativi»

Federica Ferruzzi - Con l’abbattimento della prima recinzione della pineta lungo uno degli stradelli di Marina di Ravenna, attuata simbolicamente dal sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, e da un gruppo di operai, è iniziato ufficialmente il cantiere che vedrà la realizzazione, entro un paio di anni, del cosiddetto Parco Marittimo, ovvero il progetto destinato a cambiare il volto dei lidi ravennati. A riprendere le fila dell’intervento, che era stato annunciato entro l’anno, è il presidente della cooperativa Spiagge Maurizio Rustignoli. Quasi sei milioni di euro l’importo per un intervento che è nato dalla proposta progettuale vincitrice del concorso di progettazione per la riqualificazione delle fasce retrodunali degli stabilimenti balneari e dei relativi stradelli di accesso, presentata da Agence Ter, Paisà Architettura del paesaggio Stignani Associati s.r.l., Studio Tassinari e Associati e Studio M - s.t.a. studio tecnico associato. «Inizialmente - spiega Maurizio Rustignoli, presidente della cooperativa Spiagge Ravenna - la nostra preoccupazione era il tema dei parcheggi per auto e moto nelle aree restrostanti gli stabilimenti, e devo dire che, per quanto riguarda le moto, siamo stati ascoltati, in quanto il progetto prevede che ci sia uno spazio maggiormente regolamentato con aree razionalizzate. Per quanto riguarda gli spazi riservati alle auto, anche in sede di inizio lavori il sindaco ha ribadito che ci sarà il raddoppio dello scambiatore in una zona dietro Punta Marina, che potrebbe essere l’ex area camper nella zona adiacente al campo sportivo, ma siamo in attesa di riscontro. In tutti gli incontri che abbiamo avuto con l’Amministrazione è comunque stato ribadito che il percorso dei parcheggi compensativi nelle due località verrà portato avanti». Rispetto al progetto, Rustignoli ribadisce: «Siamo soddifatti che i lavori possano partire, si tratta di un intervento importante che può cambiare il collegamento tra il paese e la spiaggia, su cui insistono territori naturali da preservare ma, allo stesso tempo, da rendere fruibili. La pineta si trasforma in parco e diventa una sorta di giardino di accesso alla spiaggia: il territorio è sempre lo stesso, ma l’approccio è completamente diverso». E le aspettative dei bagnini, riguardo allo scenario a cui ci si troverà di fronte nel 2023, sono alte. «Non ci sarà più la polvere a cui siamo abituati oggi – prosegue Rustignoli -, ci saranno trincee drenanti che eviteranno gli allagamenti Scompariranno le grandi pozzanghere che si creano anche in aderenza alle strutture degli stabilimenti. Con la pulizia della pineta ci auguriamo infine di vedere giochi per bambini e percorsi vita. Siamo fiduciosi, ma è ovvio che il percorso dei parcheggi compensativi dovrà viaggiare di pari passo col progetto. Nonostante la situazione difficile in cui versa il settore – conclude Rustignoli facendo riferimento alla sentenza del Consiglio di Stato – c’è entusiasmo». A ribadire l’importanza dei parcheggi è anche Luca Rosetti, da quarant’anni bagnino del bagno Tiziano di Punta Marina. «Il nostro – osserva – è uno dei pochi settori che ha tenuto nonostante la crisi e se dobbiamo cambiare elementi di questo sistema occorre farlo mantenendo i servizi. Certo, occorre allontanare le auto, ma ci sono clienti che non accetteranno di andare allo scambiatore, servono aree più vicine e, soprattutto, i parcheggi vanno presidiati. Gli stalli richiesti, poi, sarebbero già dovuti essere pronti: quelli esistenti a inizio Marina e all’ingresso di Punta saranno ridotti di un terzo e non ci sono alternative. Le scelte sono state prese senza che ci fosse un reale confronto, abbiamo saputo tutto a giochi fatti e non lo trovo corretto».