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Il 31 luglio il tribunale del Riesame di Napoli ha scarcerato il 59enne faentino Domenico Sangiorgi, finito in manette il 12 luglio scorso per associazione mafiosa nell'ambito dell'inchiesta Omphalos condotta dalla Guardia di Finanza. L'uomo, ex direttore di una filiale della Cassa di Risparmio di Ravenna, si era sempre proclamato innocente e i suoi legali avevano definito "incomprensibile" l'accusa di associazione mafiosa spiegando come Sangiorgi fosse accusato di un unico episodio: di aver concesso un mutuo per l'acquisto di un immobile del valore di poco superiore ai 300 mila euro, una normale operazione bancaria. Avevano anche precisato come il 59enne non avesse mai avuto rapporti con clan mafiosi campani, in primis il clan Puca che, secondo l'accusa, avrebbe favorito con operazioni bancarie ad hoc e ne avevano chiesto la scarcerazione essendo "estrema ed ingiustificata" la misura di custodia cautelare "non essendoci nessuna lavanderia di denaro, né attività di riciclaggio e neppure è contestato che ci fossero". L'uomo è uscito dal carcere di Bologna su disposizione del tribunale delle libertà cui i suoi legali avevano fatto ricorso.
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