Ravenna, Omicidio Bravi, Pondi torna in aula il 5 luglio
E’ ripreso il 30 giugno scorso il processo a Riccardo Pondi, il 40enne che la notte del 18 dicembre 2019 ha strangolato la moglie 31enne Elisa Bravi nella villetta di Glorie di Bagnacavallo. In aula erano presenti i vari esperti nominati a relazionare sullo stato mentale dell’imputato, fatta eccezione per Renato Ariatti, il perito voluto dalla difesa che è risultato assente per motivi inderogabili. In buona sostanza tutti gli esperti - il dottor Roberto Zanfini indicato dalla Pm Lucrezia Ciriello, il dottor Ermanno Arreghini per conto dell’Unione Donne Italiane, le associazioni Demetra – Donne in aiuto e Dalla parte dei Minori, il dottor Vittorio Melega consulente del Comune Bagnacavallo e dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna ed il dottor Roberto Moretto, per le parti civili che tutelano i famigliari della vittima - hanno confermato quanto sostenuto dal professor Michele Sanza, esperto nominato dalla Corte, secondo cui Pondi, al momento dei fatti, era capace di intendere e volere. Poco prima della fine dell’udienza l’avvocato difensore di Pondi, Francesco Manetti, ha depositato una memoria in cui si dà atto, da parte dell’omicida, del tentativo di voler procedere al risarcimento almeno parziale del danno. L’udienza riprenderà il 5 luglio con la requisitoria della Pm, le arringhe delle difese e delle parti civili, mentre il 6 ci sarà la discussione da parte della difesa dell’imputato. Successivamente toccherà alla Corte decidere se ritirarsi o rinviare per repliche e spostare la camera di consiglio a mercoledì 7 luglio.