Ravenna, nuovi dischi eclettici con le «Brutture Moderne»
È sempre attivissima l’etichetta musicale romagnola Brutture Moderne, che getta un ponte tra Russi e Lido di Dante e soprattutto produce alcuni tra i musicisti più originali del nostro territorio e non solo. Nei mesi scorsi ad esempio è arrivato il primo album per Sibode dj, alias Simone Marzocchi, ravennate nonché ufficialmente musicista e compositore «serio» (al lavoro tra l’orchestra Corelli e blasonate collaborazioni poetiche e teatrali), che nell’album «Non lo so» però qui veste i suoi panni più folli e scostumati, per un’esperienza aliena e alienata, fra lampi di genio pop e immersioni nel trash più spudorato. Dello stesso roster fanno parte i anche i geniali Manuel Pistacchio, il cui «Scordato Cuore» è certamente uno dei dischi romagnoli più importanti del 2021, grazie a un formato-canzone nuovo e imprevedibile, fragile e geniale, come se i brani venissero «scavati dal di dentro» per imprimersi direttamente nel nostro subconscio. Recentissimp è invece l’esordio di Unapalma, nuovo pseudonimo di Giacomo Scudellari, che aveva già pubblicato con l’etichetta ma su «Eternit» imprime un nuovo corso alla sua delicata arte cantautorale, tracciando un «itinerario turistico nella complessità dei rapporti umani» (parole sue) attraverso canzoni spoglie ma sempre emozionanti, testi «antropocenici e climatologici», insolite avventure timbriche e insomma un disco di canzoni d’autore che abbia l’ambizione si protendersi al di là del suo tempo.