Ravenna, nella zona della «Guido Novello» arriveranno nuove telecamere
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Silvia Manzoni - Sono passati tre mesi dall’installazione delle telecamere nell’area della scuola media «Guido Novello», tra via De Gasperi e piazza Caduti. Tre mesi nei quali la situazione, secondo il vicesindaco Eugenio Fusignani, non ha fatto rilevare criticità. Motivo per cui il Comune continuerà con il piano, installando – grazie a un parziale finanziamento del Governo – altri occhi elettronici che sorveglieranno l’ingresso della Classense, in via Baccarini, anche nelle stradine di accesso come via Carlo Matteucci: «Ci sembrava più urgente la zona della scuola, vista la presenza costante di minori. Non è facile, dopo pochi mesi, fare bilanci assoluti. Ma possiamo dire che le telecamere hanno senz’altro contribuito a tenere la situazione sotto controllo, consapevoli che i sistemi di videosorveglianza, da soli, non possono risolvere alcun tipo di problema». L’intenzione, infatti, è che la zona venga presidiata in modo più costante anche dall’Associazione nazionale carabinieri e dagli assistenti civici, visto che piazza Caduti e la Guido Novello insistono su un percorso culturale di rilievo: «Continueremo ad andare avanti con tutte le attività che ci consentiranno di dare una nuova immagine a un’area purtroppo malmessa».
«RAGAZZINI CON LE BOTTIGLIE»
Esther Deandrea è la presidente del Consiglio di istituto ma è anche una residente e la mamma di un ragazzino che a settembre frequenterà la Novello: «Sono mesi che aspettiamo venga completato il piano anti-furto. Molte biciclette vengono rubate e l’’idea era quella di aprire il cancello di Largo Chartres per consentire ai ragazzi di parcheggiare lì le loro bici per poi avviarsi a piedi verso via dei Gasperi. A questo punto, ci aspettiamo che il tutto vada in porto nel 2021, quando sarà terminata la riorganizzazione del cortile interno della scuola e il progetto della Grande Classense». Rispetto al tema dello spaccio, invece, Deandrea preferisce andarci piano: «Certi passaggi di bustine, così come non sfuggono a me, credo non sfuggano nemmeno alle autorità. Al tempo stesso, certi odori sono innegabili, soprattutto sotto il portico dove si aspettano i mezzi pubblici. Ma vorrei che si facesse attenzione a non sovrapporre la questione della droga al fatto che nella zona bazzicano molti ragazzi che sono semplicemente un po’ alternativi nell’aspetto. Molto più stringente, invece, credo sia il problema dell’alcol: ogni mattina vedo ragazzini seduti per terra con le bottiglie. Li vedo anche in via Baccarini, a volte sulla scalinata del nido Rasponi».
«MOLTI FURTI DI BICI»
Tranquilla Lara Morigi, mamma di un ragazzino di terza media: «Quando siamo arrivati in questa scuola, il problema più rilevante era il furto di biciclette. Sono una persona ottimista e non reputo sempre necessario un occhio elettronico a vigilare tutto. Però, sentendo anche le lamentele degli altri genitori, ho ritenuto che le telecamere potessero essere una parziale soluzione». Quanto allo spaccio, Morigi non ha mai visto situazioni compromettenti: «Ma non nascondo che certi odori, sotto il portico dove c’è la fermata degli autobus, si sentono».