Ravenna, Morelli (Parco del Delta): «La manutenzione sarà il migliore biglietto da visita»

Federica Ferruzzi - Sono passati quasi quattro mesi da quel 30 aprile in cui Aida Morelli, architetta ravennate, è stata nominata presidente del Parco del Delta: un lasso di tempo breve, ma sufficiente, per tracciare un primo bilancio dell’attività. «Come accade in tutti i mandati, la luna di miele corrisponde ai primi cento giorni, ed è effettivamente quello che mi sto trovando a vivere, ma non dimentichiamo che in questo lasso di tempo c’è stato anche l’avvicendamento del direttore, Massimiliano Costa, quindi si può dire che io sia a pieno regime solo dal 2 di agosto». Un periodo di intenso lavoro in cui Morelli e lo staff hanno preso atto delle necessità del Parco. Tre gli obiettivi principali: promozione turistica, coordinamento delle strutture e manutenzione delle aree vallive. «Fermo restando che la linea viene tracciata dalla presidente insieme alla parte tecnica - prosegue Morelli - è chiaro che, alla luce dei quasi 54 mila ettari di cui il parco si compone e dell’estensione, che va da Goro a Cervia, qualsiasi tipo di intervento non possa essere repentino. E ricordiamoci che per fare le cose, oltre alla volontà, alla passione ed alla competenza, ci vogliono i soldi. Fondi che andremo a chiedere alla Regione nell’ambito di un incontro fissato per metà settembre. Non vogliamo, però, finanziamenti a pioggia, ma fondi per progetti specifici che serviranno a far funzionare meglio il Parco. In proposito abbiamo una visione ampia e pensiamo che un parco, da solo, non possa funzionare, se non ci si muove tutti insieme con la stessa passione». Quello che Morelli e lo staff presenteranno sarà, in sostanza, «un libro dei sogni, una lista di istanze che miglioreranno le aree naturali. Riteniamo servano interventi sostanziali anche in termini di manutenzione, perchè pensiamo che il migliore biglietto da vistita sia mostrare quello che si ha. Funzionano i social, ma soprattutto i racconti di chi viene a visitarci e le aree ben tenute fanno venire gente. Questo permette, inoltre, di avere un effetto domino rispetto ai nostri vicini: se teniamo le aree pulite e curate possiamo pretendere che lo facciano anche loro».