Ravenna, Morelli, neo presidente del Parco del Delta: "Non chiamatelo Camargue italiana"

Romagna | 14 Maggio 2021 Cronaca
ravenna-morelli-neo-presidente-del-parco-del-delta-quotnon-chiamatelo-camargue-italianaquot
Federica Ferruzzi - E’ una sorta di «missione emotiva» quella che anima la neo presidente del Parco del Delta del Po, l’architetta ravennate Aida Morelli, che, come primo punto del suo mandato, intende rendere le persone orgogliose di lavorare nel Parco. 
Esperta di architettura ambientale - Morelli ha anche fatto parte dell’ufficio progetti della Lipu - la neo presidente è convinta che la logica con cui si guida un parco carico di ricchezze ambientali ed animali somigli molto a quella che sottende ad una città d’arte: invitare, incuriosire ed emozionare. 
Morelli, da dove è iniziato il suo lavoro nei panni di presidente?
«Al momento ho fatto alcuni sopralluoghi, ma il primo punto, per me imprescindibile, è quello di incontrare le persone che vi lavorano: sono loro che fanno vivere il Parco, sotto tutti i punti di vista, e vorrei fare in modo che siano orgogliose di essere lì. Il Parco si estende da Goro a Cervia, attraversa nove comuni ed è composto da diverse stazioni. All’interno, però, ci sono le persone e come primo punto, parlando da architetta, ho “messo in cantiere” di incontrare tutti, dai soggetti politici a quelli imprenditoriali fino alle associazioni perché, come dice Stephen Jay Gould, “Non vinceremo mai la battaglia del salvare specie ed ecosistemi senza creare un legame emotivo tra noi e la Natura. Perchè nessun uomo salverà mai ciò che non ama”».  
Un lavoro di squadra quindi, con un principio simile a quello che anima uno studio di architettura…
«Sì: io la definisco una sorta di missione emotiva, perché con il mio lavoro e con le persone che vorranno collaborare, con la squadra che si verrà a creare, vorrei cercare di far nascere un orgoglio comune. Pensi alla città d’arte: noi tutti siamo contenti quando i monumenti sono pieni di turisti, nella loro frequentazione della città vediamo una sorta di riconoscimento delle nostre bellezze. Lo stesso ritengo debba essere fatto per le aree naturali. Anche per questo dico che vorrei partire dal linguaggio e lanciare un appello: non chiamate il Delta del Po “La Camargue italiana”, possono essere simili gli habitat, ma noi abbiamo il Delta del Po, siamo il Delta del Po emiliano romagnolo, l’orgoglio parte da qui». 
Un percorso che lei ha incrociato anche professionalmente…
«Professionalmente, come studio di architettura, abbiamo eseguito diversi lavori, anche di pianificazione, nei comuni del Ferrarese e, soprattutto, ho fatto parte dell’ufficio progetti della Lipu e con l’associazione ho gestito un progetto che comprendeva anche la parte veneta. Ho progettato parchi e centri visita: ho trascorso l’infanzia in campagna ed ho un rapporto con la natura di grande confidenza, inoltre posso aggiungere che sono molto curiosa e questo mi porta ad indagare tutti i fenomeni che mi si presentano. Solo con la curiosità e l’emozione si arriva alla conoscenza: è un sistema che si adotta anche per le città d’arte, dove si attuano campagne per invitare, incuriosire ed emozionare». 
Prima di lei l’unico presidente non emiliano è stato Medri…
«Sì, è vero, inoltre sono la prima presidente donna e, come tale, faccio parte anche del terziario donna di Confcommercio: sono molto contenta di rappresentare le donne e sarò a servizio della comunità. Ce la metterò tutta, come fanno tutte le donne quando intraprendono una nuova avventura». 
Prossimamente, infine, sono stati annunciati ben 55 milioni di euro, di cui 35 solo sull’area Ravennate, su quali progetti state ragionando?
«Posso dire che ci saranno grandi investimenti sia dal punto di vista naturalistico che per tutto ciò che riguarda l’infrastrutturazione. Al momento stiamo valutando i progetti nel dettaglio e investiremo i fondi nel miglior modo possibile». 
Compila questo modulo per scrivere un commento
Nome:
Commento:
Settesere Community
Abbonati on-line
al settimanale Setteserequi!

SCOPRI COME
Scarica la nostra App!
Scarica la nostra APP
Follow Us
Facebook
Instagram
Youtube
Appuntamenti
Buon Appetito
Progetto intimo
FuoriClasse
Centenari
Mappamondo
Lab 25
Fata Storia
Blog Settesere
Logo Settesere
Facebook  Twitter   Youtube
Redazione di Faenza

Via Severoli, 16 A
Tel. +39 0546/20535
E-mail: direttore@settesere.it
Privacy & Cookie Policy - Preferenze Cookie
Redazione di Ravenna

via Arcivescovo Gerberto 17
Tel 0544/1880790
E-mail direttore@settesere.it

Pubblicità

Per la pubblicità su SettesereQui e Settesere.it potete rivolgervi a: Media Romagna
Ravenna - tel. 0544/1880790
Faenza - tel. 0546/20535
E-mail: pubblicita@settesere.it

Credits TITANKA! Spa
Setteserequi è una testata registrata presso il Tribunale di Ravenna al n.457 del 03/10/1964 - Numero iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione:
23201- Direttore responsabile Manuel Poletti - Editore “Media Romagna” cooperativa di giornalisti con sede a Ravenna, Arcivescovo Gerberto 17.
La testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs. 70/2017 (ex L. 250/90).
Contributi incassati

settesere it notizie-romagna-ravenna-morelli-neo-presidente-del-parco-del-delta-non-chiamatelo-camargue-italiana-n29245 005
Licenza contenuti Tutti i contenuti del sito sono disponibili in licenza Creative Commons Attribuzione