Ravenna, Montanari (Spasso in Ravenna): «Forbice sempre più ampia tra chi può spendere e chi no»

Anche nel settore dell’abbigliamento e delle calzature è prevalso l’acquisto dell’ultimo minuto, come spiega il commerciante e presidente di «Spasso in Ravenna» - comitato nato un anno fa con il supporto del Comune e la collaborazione delle quattro associazioni di categoria Cna, Confcommercio, Confartigianato e Confesercenti per riunire le attività del centro storico - Roberto Montanari. «Qui a Ravenna abbiamo cominciato a  vedere movimento a ridosso del Natale, ma anche secondo i colleghi di altre città non c’è stata la solita affluenza. I centri storici sono piuttosto vuoti, e questo lo abbiamo notato tutti». Nonosatnte questo, però, il fatturato non è stato in caduta libera. «Gli incassi della prima quindicina di dicembre sembrano stabili al 2020, abbiamo notato una maggiore capacità di spesa nonostante la minore affluenza. Ma il punto, in realtà, è che si è evidenziata maggiormente la forbice tra chi può spendere e chi ha davvero pochi soldi in tasca» analizza Montanari. E guardando a gennaio, al periodo di inizio saldi, il presidente spiega: «in proposito siamo timorosi, al momento non siamo così convinti che potrà esserci una corsa. E con l’incertezza delle zone, vengono anche meno la voglia di uscire e gli  eventi che danno la possibilità di farlo, di conseguenza viene meno il desiderio di acquistare vestiti». Una nota positiva, però, c’è stata: l’esaurimento dei regali ai clienti dei negozi aderenti al comitato a fronte di una spesa minima di 40 euro. Sono stati infatti 1.500 i prodotti regalati tra bottiglie di spumante, salami, cotechini e liquori, nel giro di poco più di una settimana al centro di ritiro allestito al mercato coperto. Una media di 120 persone che si sono accodate ogni giorno di apertura del punto di distribuzione per ritirare il loro regalo. (fe.fe.)