Ravenna, mons.Ghizzoni ha partecipato alle Letture Dantesche: "Al Sommo il Papa sarebbe piaciuto"
Federica Ferruzzi - E’ a dir poco coraggiosa la scelta, da parte di monsignor Lorenzo Ghizzoni, arcivescovo della Diocesi di Ravenna-Cervia, di leggere il XIesimo canto del Paradiso in occasione delle letture dedicate al Sommo che ogni giorno, ad perpetuum, si svolgono davanti alla tomba di Dante, accanto a piazza San Francesco. Il canto in questione, infatti, si conclude con un’invettiva contro il lusso dei prelati.
Monsignore, qual è la rilettura
di questo canto nel XXIesimo
secolo?
«Questo canto ha diverse cose
molto belle: Dante sta salendo
verso il Paradiso e il suo cammino
è a buon punto e più sale, più
vede la luce di coloro che sono
santi e che ora sono nella gloria.
Quando Dante vede tutta questa
bellezza, i santi che salgono e
scendono dalla scala d’oro, e fa
un confronto tra Pier Damiani e
i cardinali che, invece, si vestono
e pretendono un tipo di onorificenza
ben lontana da quella
di San Pietro, San Paolo e dello
stesso Pier Damiani, inizia la
critica a coloro che nella Chiesa
avevano un ruolo importante
ma non davano un esempio di
povertà e sobrietà».
Cosa penserebbe, Dante, della
Chiesa di oggi?
«Difficile da dire. Certamen-
Protagonista di questo canto è
San Pier Damiani: qual è il suo
rapporto con la nostra città?
«Il rapporto è importante: sembra
che qui San Pier Damiani
sia nato o cresciuto ed è a causa
del fratello, Damiano, che gli
ha fatto da genitore e da tutore,
che ha voluto prendere questo
nome. Anche quando è andato
a fondare il monastero a Fonte
Avellana ha sempre conservato
il rapporto con Ravenna e noi ne
abbiamo conservato il culto e gli
abbiamo dedicato una delle nuove
parrocchie della periferia. Lo
ricordiamo come uno dei santi
della nostra città».
Lei ha fatto parte della delegazione
che è andata in visita a
Papa Francesco: vede improbabile
una visita in occasione dei
festeggiamenti del 2021?
«Papa Francesco ha accettato
subito di ricevere le due delegazioni
di Diocesi e Comune
e ha benedetto la croce che si
trova sulla tomba del Poeta. In
quell’occasione c’è stato anche
uno scambio di doni, ma quello
che ci ha colpito di più è che il
Papa ha annunciato, in occasione
del centenario dantesco, un
documento dedicato al Sommo.
Per noi si tratta di un bell’annuncio
e di un grande dono. Per
quanto riguarda la visita, la cosa
è rimasta in sospeso. Al momento
non sappiamo, vedremo cosa
si deciderà».