Ravenna, manodopera in nero in diverse case di riposo
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Proseguono i controlli dell’Ispettorato del Lavoro di Ravenna per contrastare - in tutto il territorio di Ravenna e provincia – l’occupazione di manodopera irregolare e i fenomeni di evasione contributiva e di concorrenza sleale. A seguito di una e mirata operazione che ha interessato le case famiglie e di assistenza anziani nel territorio ravennate, il personale ispettivo dell’Ispettorato di Ravenna, ha scoperto - in diverse strutture - alcuni lavoratori che prestavano attività di assistenza agli anziani sprovvisti di ogni contratto di lavoro. Nel corso delle verifiche - che hanno interessato gli anni dal 2018 al 2021 - gli ispettori hanno accertato che su decine di posizioni lavorative, la metà era completamente sconosciuta al Centro per l’Impiego, all’Inps e all'Inail. Due lavoratori avevano lavorato senza coperture previdenziali e senza alcuna comunicazione di avvio al lavoro per sei mesi. I lavoratori in nero venivano occupati anche in turni di notte e i datori di lavoro non li avevano sottoposti nemmeno alle visite mediche di idoneità al lavoro notturno, con danno alla sicurezza e alla integrità psicofisica degli addetti. Nelle fasi dei controlli, è stato accertato che anche parte dei lavoratori regolari con il contratto non aveva fatto le visite mediche per la idoneità a svolgere il lavoro nei turni notturni. Da attività di verifica sulla tracciabilità dei pagamenti stipendiali, gli ispettori hanno poi accertato che alcuni lavoratori prendevano lo stipendio fuori busta con importi diversi da quelli segnati nelle buste paghe. Da ulteriori approfondimenti investigativi è stato infine accertato che parte dei lavoratori lavoravano per 7 giorni su 7 senza riposi e superando - negli anni in verifica - i limiti di straordinari previsti dalla legge e dal contratto collettivo. Sono state accertate violazioni per 60mila euro e sono stati recuperati gli imponibili previdenziali per un ammontare di 50mila euro.