Ravenna, locali: prorogata al 31 dicembre l'esenzione del pagamento del canone di occupazione del suolo pubblico

Il canone patrimoniale di occupazione del suolo pubblico non si pagherà fino al 31 dicembre di quest’anno. Tirano un respiro di sollievo i commercianti dopo che, il 21 aprile, il consiglio comunale ha discusso e approvato la proposta di delibera nella quale si valutava di estendere a tutto il 2022 le esenzioni sugli ampliamenti delle superfici occupate all’esterno. Lo scorso dicembre l’assessora al Bilancio Livia Molducci aveva presentato le modifiche al Regolamento per la disciplina del canone patrimoniale di occupazione del suolo pubblico e di esposizione pubblicitaria e del canone del mercato legge 160/2019 articolandole in tre punti fondamentali: la riformulazione dei coefficienti da applicare per determinare le tariffe sia per occupazione del suolo pubblico, esposizione pubblicitaria e canoni di mercato al fine di consentir e il mantenimento inalterato del canone stabilito per il 2020; la rideterminazione del comma 2 dell’articolo 12 che commisura il canone all’occupazione espressa in metri quadrati o metri lineari, con arrotondamento delle frazioni al mezzo metro quadrato (e non più al metro quadrato) o lineare superiore; il differimento per l’anno 2022 del termine di pagamento del canone annuale al 30 giugno 2022, restando fermo che qualora il canone sia di importo superiore a 500 euro possa essere corrisposto in due rate di pari importo con scadenze al 30 giugno e al 31 ottobre 2022. Le nuove disposizioni entrate in vigore a gennaio di quest’anno gennaio 2022 avevano lo scopo di mantenere i canoni inalterati per andare incontro alle esigenze delle imprese ancora colpite dagli effetti economici della pandemia. L’ordinanza dello scorso 21 aprile ha prorogato fino al 31 dicembre il provvedimento che aveva esteso alle attività artigianali e commerciali già autorizzate a far consumare sul posto i prodotti alimentari la possibilità di recuperare all’esterno i posti previsti per il consumo all’interno dei locali, qualora non utilizzabili, nonché di ampliare le superfici occupate all’esterno, così come per le attività di somministrazione di alimenti e bevande sulla base della normativa nazionale fino all’anno scorso e da quest’anno anche grazie a provvedimenti del Comune. Si tratta di una delle molteplici misure di sostegno alle attività colpite dalla crisi dovuta all’emergenza sanitaria. «Con il Covid ed ora con la guerra in Ucraina le conseguenze sul tessuto sociale ed economico – ha dichiarato l’assessora al Commercio Annagiulia Randi – continuano e continueranno a farsi sentire e con l’estensione dell’esenzione abbiamo voluto dare un ulteriore aiuto agli imprenditori. Abbiamo fatto uno sforzo anche quest’anno con uno strumento che garantisca da un lato il distanziamento sociale tuttora fondamentale visti i contagi in crescita e dall’altro dia un sollievo finanziario. L’esenzione doveva chiudersi con la fine dello stato di emergenza, ma il nostro, come pochi altri comuni in Italia, ha deciso di prorogarla dal 31 marzo al 31 dicembre. Ricordo anche che il sindaco ha esentato dal pagamento del canone patrimoniale per l’occupazione di suolo pubblico non solo gli ampliamenti regolarmente autorizzati, ma anche gli spazi e chioschi su suolo pubblico occupati per attività artigianali e commerciali ed eventuali relative aree esterne, anche per il consumo sul posto, analogamente a quanto previsto dalla normativa nazionale per i pubblici esercizi. In questi mesi ho lavorato con le associazioni di categoria con le quali ho sempre avuto un’interlocuzione propositiva e stimolante e il lavoro di squadra ha portato a un buon risultato: non solo uno sgravio fiscale per gli imprenditori, ma Ravenna sta diventando sempre più simile alle città europee piene di tavoli all’aperto che invitano a fermarsi». L’importanza della valorizzazione del centro storico è stata sottolineata anche da Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato e Cna Ravenna che, in una nota congiunta, hanno espresso parere favorevole alla proroga dell’esenzione. «Grazie al confronto realizzato in questi mesi con l’assessore Randi, è stato raggiunto un importante risultato che è anche un segno di attenzione nei confronti delle attività di somministrazione e dell’artigianato alimentare. Ravenna continua a essere più accogliente e vivace per i residenti e i turisti ed è auspicabile che questo modello possa essere portato avanti nei prossimi anni per contribuire a valorizzare il centro storico, aumentandone l’appeal. È anche un positivo segnale di attenzione nei confronti delle attività di somministrazione e dell’artigianato alimentare, alle prese con una serie di difficoltà dovute alla pandemia, ai rincari dell’energia e all’incertezza della guerra in Ucraina». (m.c)