Ravenna, le opere di Piero Pizzi Cannella alla Classense da mercoledì 10

Romagna | 09 Febbraio 2021 Cultura
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Dopo i recenti interventi artistici realizzati da Nicola Samorì e Nicola Verlato e dopo il forzato stop causa pandemia, ritorna il percorso Ascoltare Bellezza, ospitando un altro importante pittore italiano: Piero Pizzi Cannella, protagonista dell'omaggio dantesco alla città ravennate.
Da mercoledì 10 febbraio a mercoledì 17 marzo 2021 è visibile al pubblico Cattedrale N.018 / Solstizio d'inverno, grande lavoro pittorico della misura di cm 205x310 cm. in dialogo con il prezioso elemento musivo pavimentale risalente al VI secolo d.c. che domina la grande Sala del Mosaico della Biblioteca Classense. Un momento di raccoglimento artistico che accompagna e conclude la stagione invernale e che ci porta all'attesa primavera.
L'iniziativa è promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Ravenna, Istituzione Biblioteca Classense, Mar Museo d'Arte della città di Ravenna ed è curata da Paolo Trioschi.
Orari: da martedì a venerdì 9-18, lunedì 15-18. Chiuso sabato e domenica
Ingresso libero, limitato nel rispetto delle prescrizioni sanitarie.
Informazioni: :tel. 0544..482116 IAT Ravenna 0544 35404. informazioni@classense.ra.it


Piero Pizzi Cannella nasce nel 1955 a Rocca di Papa (Roma).
Dal 1975 frequenta il corso di pittura di Alberto Ziveri presso l’Accademia di Belle Arti di Roma e contemporaneamente si iscrive al corso di Filosofia all’Università La Sapienza. Tiene la sua prima personale nel 1978, alla Galleria La Stanza di Roma. Nel 1982 stabilisce il suo studio nell’ex pastificio Cerere, nel quartiere di San Lorenzo, dando vita, insieme a Bruno Ceccobelli, Gianni Dessì, Giuseppe Gallo, Nunzio e Marco Tirelli, alla Scuola di San Lorenzo.
Dello stesso anno è la sua prima personale presso la Galleria L’Attico di Fabio Sargentini a Roma (galleria con la quale collabora tuttora). Seguono nella stessa stagione (1984-1985) le personali di New York (Annina Nosei Gallery), quella di Berlino (Folker Skulima Galerie) e, nell’anno successivo, quella alla Galleria Triebold di Basilea (galleria con la quale lavorerà fino al 2002).
Tiene, inoltre, negli anni, diverse mostre personali in Gallerie private in Italia e all’estero: Galleria Cannaviello di Milano (1987, 1990, 1991, 1996, 2020); Galleria Vidal-Saint Phalle di Parigi (1990, 1993, 1997, 1999, 2004, 2008, 2014); Galleria Bagnai di Siena e Firenze (1991, 1994, 1997, 1999, 2002, 2006, 2010, 2013); Galleria Di Meo di Parigi (1993, 1997, 2006); Otto Gallery di Bologna (1998, 2000, 2004, 2008, 2013); Galleria Volume di Roma (2000); Galleria Lo Scudo di Verona (2003); Galleria Bibo’s Place di Todi (2016) e poi a Roma; Fondazione Pastificio Cerere (2016) e Galleria Mucciaccia di Roma (2012, 2019); Partners & Mucciaccia Gallery di Singapore (2014) e nel 2018 nella sede londinese della Galleria; Mekane di Roma (2020).
Musei e spazi pubblici gli dedicano negli anni mostre personali: Porte d’Oriente, mostra itinerante in sedi museali dell’ex Jugoslavia (1989);Diari di guerra al Museo Civico di Gibellina (1991); Pizzi Cannella nella sede di Santa Maria della Scala di Siena (1997);Carte 1980-2001 al Museo Archeologico di Aosta (2001); Polittici al Castello Colonna-Centro Internazionale d’Arte Contemporanea di Genazzano (2003); Le Mappe del Mondo presso il Teatro India di Roma (2004); Pizzi Cannella, sept ou huit chambres à l‘Hotel des Arts di Tolone (2004);Cattedrale al MACRO Testaccio di Roma (2006-2007); Chinatown. Invito al viaggio, mostra itinerante allestita presso le Pagliere del Complesso di Palazzo Pitti a Firenze (2010), nel 2011 alla Fondazione Mudima di Milano e l’anno seguente al Museo d’Arte Moderna di Saint-Étienne; Bon à tirer nella sede della Galleria d’Arte moderna di Udine (2011); Pizzi Cannella-Ceramiche presso il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza (2013); Pizzi Cannella, La Fontana Ferma. Fusioni in bronzo 1987-2013 nel Complesso Monumentale, Carcere Borbonico di Avellino (2015);Pizzi Cannella all'Estorick Collection of Modern Art di Londra (2015); Pizzi Cannella-La Habana alla Biblioteca Nazionale Josè Martì de L’Avana (2015);Piero da Todi presso la Sala delle Pietre, Palazzi Comunali di Todi (2016);Salon de Musique and other paintings nelle prestigiose stanze del Palazzo d’Inverno, Ermitage di San Pietroburgo (2017);Almanacco Napoli nella Cappella Palatina del Maschio Angioino di Napoli (2019).
Prende parte a numerosi eventi ed esposizioni collettive.
Sue opere sono esposte permanentemente in importanti collezioni pubbliche e private, tra le quali: Palazzo Reale di Milano, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, Galleria d’Arte Moderna di Bologna, Museo Mumok di Vienna, Hotel des Arts di Tolone, Museo d’Arte Contemporanea di Pechino, MACRO di Roma, San Giorgio in Poggiale a Bologna, Biedermann Motech a Villingen-Schwenningen (Germania), al Museo d'Arte Moderna di Saint Etienne (Francia) e all’Ermitage di San Pietroburgo.

 
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