Ravenna, l’assessore Baroncini sulla raccolta domiciliare al via: «Un impegno green»
Con la raccolta differenziata porta a porta ai blocchi di partenza per 5 nuovi quartieri della città di Ravenna abbiamo chiesto un commento ad Gianandrea Baroncini, assessore del Comune di Ravenna con deleghe ambientali,
Baroncini, a cosa puntate con l’ampliamento del porta a porta?
«L’obiettivo della riorganizzazione è aumentare la raccolta differenziata, per recuperare quantità sempre maggiori di materiali riciclabili, come organico, plastica, vetro, carta, che restano risorse preziose per l’ambiente: dobbiamo raggiungere il 70%, come previsto dal Piano Regionale dei Rifiuti. Siamo impegnati insieme ai tutti i Comuni della nostra Provincia verso quest’obiettivo di civiltà. Attualmente, la percentuale di raccolta differenziata nel Comune di Ravenna è del 62%. Siamo partiti nel 2019 con questo dato al 56%».
Come mai la scelta del porta a porta misto?
«Sui rifiuti purtroppo non esiste una formula magica (che basta copiare), ma ogni sistema di raccolta ha i suoi pregi e i suoi difetti. Noi cerchiamo di superare i cassonetti stradali con un mix tra “porta a porta integrale” e “porta a porta misto” come indicato dal nostro piano d’ambito.
Grazie al lavoro fatto su tutti i paesi del forese e sulle case sparse in un primo tempo, e al cambiamento dei servizi nelle “località di frangia” come Fornace, Classe, Ponte nuovo, Madonna dell’albero, Borgo Montone e Fornace Zarattini, per il quale abbiamo utilizzato una finestra tra le ondate della pandemia, ci stiamo muovendo verso l’obbiettivo strategico e raccogliamo dati che ci incoraggiano».
Come state procedendo?
Ora arriviamo nei primi due quadranti di città, poi proseguiremo sui lidi che ancora hanno un sistema di “raccolta stradale” per completare in autunno gli ultimi due quadranti della città (covid permettendo). Differenziare correttamente i rifiuti oltrechè un obbligo di legge, rientra in quei comportamenti sostenibili che, se effettuati da tutti i cittadini, contribuiscono notevolmente alla qualità della vita delle nostre città e alla valorizzazione del nostro territorio.
Abbiamo promosso dieci assemblee pubbliche in presenza e due on line per accompagnare questo cambiamento e costruire la consapevolezza nella comunità. Ora il gestore sta effettuando la consegna a domicilio dei kit, predisponendo gli infopoint e facendo gli ultimi sopralluoghi.
Dal 14 marzo saranno attivi i servizi di ritiro con le nuove modalità, anche se saranno ancora presenti i cassonetti stradali, poi dopo un paio di settimane di prova si andrà a regime. (e.nen.)