Ravenna, l’albergatore Filippo Donati in campo per le elezioni comunali

Dopo giorni di voci e qualche anticipazione giornalistica, l'albergatore ravennate Filippo Donati "getta un sasso nello stagno", sabato pomeriggio con un post su Facebook ha spiegato il percorso che intende seguire per candidarsi alle prossime elezioni comunali autunnali (data papabile 10-11 ottobre). Ma candidarsi a che cosa e con chi? L'ipotesi più credibile è quella di una candidatura a sindaco con una propria lista civica (centinaia i commenti positivi alla sua "discesa in campo" su Facebook). Poi in questi giorni ci sono stati contatti con forze del centrodestra (Lega e Fratelli d'Italia in primis) come ammesso da Donati nel suo post. I partiti del centrodestra hanno avviato intanto il "cantiere Ravenna" per raccogliere idee e progetti, oltre che possibili candidature. Certo è che il profilo del loro candidato sindaco sarà "civico". 
Si incontreranno le strade di Donati e del centrodestra? Possibile, ma non scontato. Chi rischierebbe di più in un connubio del genere? Senza dubbio Filippo Donati, che sarebbe costretto a rappresentare e mediare con forze di destra, tutto sommato lontane dal suo profilo. Lo schema seguito dalla Lega guidata in Romagna da Jacopo Morrone è molto simile a quello utilizzato a Faenza nel 2020 con il civico Paolo Cavina, deluso dall'esperienza nella maggioranza di centrosinistra, candidato sindaco con il centrodestra, ma sconfitto nettamente alle urne, perché la coerenza in politica conta ancora qualche cosa.
Ma che cos'ha scritto Donati su Facebook? Ecco il suo post.
"Si è parlato molto di me in questi giorni. Adesso dico qualcosa io. Sono un albergatore. Da 40 anni. Sono figlio di mio padre. A Ravenna mi conoscete tutti. La politica non è il mio mondo, mi sono sempre occupato di turismo. Come rappresentante di categoria ho avuto rapporti con tutti ma non sono un uomo di partito. Amo la mia città e credo che abbia bisogno di imparare a sognare. Ravenna ha potenzialità infinite ma questa città non volerà mai se a comandare saranno sempre le stesse logiche. C'è bisogno di cambiamento. È sotto gli occhi di tutti. Sì, mi piacerebbe fare qualcosa di concreto per la mia città. Sì, mi piacerebbe dare il mio contributo. Ci può essere lo spazio? La Lega, Fratelli d'Italia e Alberghini si sono dimostrati interessati. Ma io sono e resto un uomo del turismo, non della politica. Quello che posso fare è lanciare un sasso nello stagno per vedere se davvero questa città ha voglia di cambiare rotta. I partiti faranno i loro percorsi e i loro ragionamenti. Io intanto faccio il mio. Qualcuno ha voglia di camminare con me? Scrivetemi se avete voglia di pensare per la nostra città". 
Pronostico finale: un ottimo nuovo consigliere comunale di opposizione costruttiva per la legislatura 2021-2026, Ravenna ne avrebbe davvero bisogno, almeno non esisterebbe più solo Alvaro Ancisi come contraltare alla maggioranza solida di centrosinistra. (Manuel Poletti)