Ravenna, L'infermiere del 118: «Tramite videochiamata ho salvato la vita ad un bimbo di sette anni»

Romagna | 30 Luglio 2021 Cronaca
ravenna-linfermiere-del-118-tramite-videochiamata-ho-salvato-la-vita-ad-un-bimbo-di-sette-anni
Federica Ferruzzi - Trentaquattro anni, nativo di Ancona ma residente, da anni, a Cesena, Nicolò Bravi è l’infermiere che pochi giorni fa ha fatto la differenza nella vita di un bimbo di sette anni, Ibrahim, che abita a Sant’Angelo di Gatteo. A digitare il numero 118, sulla tastiera di un cellulare, è stata la sorella che, nella mattinata di giovedì 16 luglio, si trovava a casa insieme ai genitori. Al telefono ha detto che il piccolo, poco prima, era stato colpito da crisi epilettica. «Almeno questo è quello che mi ha detto la ragazzina - spiega Bravi -,  diceva che il fratello non si muoveva e non respirava. Le ho fatto alcune domande e, successivamente, ho deciso di attivare la videochiamata inviando un sms in grado di  spedire un link che, una volta cliccato, ha azionato la telecamera del telefono e inviato la posizione gps senza la necessità di scaricare un’App, che avrebbe causato una perdita di tempo eccessiva». L’immagine ha rimandato all’infermiere - che dal 2010 lavora al 118 dividendosi tra centrale operativa, ambulanza ed elisoccorso - la figura di un bimbo effettivamente incosciente ed in arresto cardiaco. «Ho dato disposizioni affinchè i genitori iniziassero le manovre di rianimazione, mentre la sorella inquadrava la scena. Grazie alla videochiamata ho potuto dare correttivi sul massaggio, dicendo, ad esempio, di spingere più forte o di tenere le mani più in alto. Abbiamo assistito ad una parziale ripresa di pochi secondi, durante i quali ho fatto mettere il bimbo su un fianco, ma quando ho visto che tornava in arresto ho detto di continuare a praticare il massaggio che è durato una decina di minuti: al termine  il piccolo ha iniziato a tossire e a vomitare subito prima dell’arrivo dell’ambulanza. In pratica, mentre i sanitari salivano le scale, il bimbo ha iniziato a tossire e a respirare». E a respirare avranno ripreso anche la mamma, il papà e la sorella del piccolo, che è tornato alla vita grazie alle capacità e al sangue freddo di Bravi. «Altre volte sono ricorso alla videochiamata, ma si è trattato sempre di adulti e di incidenti stradali in cui l’operatore era invitato a valutare la scena per capire quali mezzi inviare». Tornando all’episodio di Sant’Angelo, Bravi spiega: «all’arrivo dei sanitari il piccolo si era talmente ripreso che i medici pensavano si fosse trattato di crisi epilettica e non di arresto cardiaco, tant’è che hanno voluto riguardare la registrazione della videochiamata per rendersi conto di quanto fosse successo. Personalmente ho sempre avuto la passione per l’emergenza, una volta laureato ho cercato di intraprendere il percorso che effettivamente mi ha portato qui. Ho conseguito un master in area critica tramite l’Università di Bologna e ho frequentato corsi avanzati sul campo in ambito di emergenza». Un percorso che ha portato non poche soddisfazioni, trasformatesi in ricordi. «L’introduzione della videochiamata è recente, prima ci si parlava senza vedersi e ci sono state due occasioni in cui gli interventi sono stati risolutivi. Una riguarda la disostruzione delle vie aeree di un paziente adulto, in procinto di arresto respiratorio, l’altra un arresto caridaco ai danni di una persona adulta che si trovava vicino alla ruota panoramica di Rimini. Ricordo che quella persona tornò a casa sulle proprie gambe e che arrivarono i ringraziamenti tramite il 118 della città».
Compila questo modulo per scrivere un commento
Nome:
Commento:
Complimenti al soccorritore e alla tecnologia, che dovrebbe essere attiva in tutte le regioni, e non solo in Piemonte ed Emilia Romagna..
Commenta news 31/07/2021 - Andrea
Complimenti bravissimo!!!!!!
Commenta news 30/07/2021 - Antonella
Bravissimo
Commenta news 30/07/2021 - Danilo
Complimenti al soccorritore che oltre alla competenza ha usato la tecnica
Commenta news 30/07/2021 - Francesca
Settesere Community
Abbonati on-line
al settimanale Setteserequi!

SCOPRI COME
Scarica la nostra App!
Scarica la nostra APP
Follow Us
Facebook
Instagram
Youtube
Appuntamenti
Buon Appetito
Progetto intimo
FuoriClasse
Centenari
Mappamondo
Lab 25
Fata Storia
Blog Settesere
Logo Settesere
Facebook  Twitter   Youtube
Redazione di Faenza

Via Severoli, 16 A
Tel. +39 0546/20535
E-mail: direttore@settesere.it
Privacy & Cookie Policy - Preferenze Cookie
Redazione di Ravenna

via Arcivescovo Gerberto 17
Tel 0544/1880790
E-mail direttore@settesere.it

Pubblicità

Per la pubblicità su SettesereQui e Settesere.it potete rivolgervi a: Media Romagna
Ravenna - tel. 0544/1880790
Faenza - tel. 0546/20535
E-mail: pubblicita@settesere.it

Credits TITANKA! Spa
Setteserequi è una testata registrata presso il Tribunale di Ravenna al n.457 del 03/10/1964 - Numero iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione:
23201- Direttore responsabile Manuel Poletti - Editore “Media Romagna” cooperativa di giornalisti con sede a Ravenna, Arcivescovo Gerberto 17.
La testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs. 70/2017 (ex L. 250/90).
Contributi incassati

settesere it notizie-romagna-ravenna-l-infermiere-del-118-tramite-videochiamata-ho-salvato-la-vita-ad-un-bimbo-di-sette-anni-n30192 005
Licenza contenuti Tutti i contenuti del sito sono disponibili in licenza Creative Commons Attribuzione