Ravenna, in Darsena chiude Pop Up, ma non si sa chi arriverà

Romagna | 17 Novembre 2023 Cronaca
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Elena Nencini

In città sono in tanti a parlare della chiusura della Darsena Pop Up, un colpo al cuore per molti che sentivano finalmente una “Ravenna alternativa”, una riqualificazione che aveva avuto successo con il suo stile indu-strial e la voglia di vivere piena- mente la Darsena. Dopo sette anni e mezzo quello che dove essere fin dall’inizio un’esperimento di riqualifica-zione temporanea, chiude: il ristorante Akami aveva chiuso lo scorso anno spostandosi alla Rocca Brancaleone, il bar Ristretto ha chiuso ora come anche la Gelateria Sbrino e, entro l’anno, anche le attività sportive si troveranno un altro spazio. Un vero peccato in una Darsena che si sta lentamente trasformando e vivacizzando grazie agli investimenti fatti dall’am- ministrazione (vedi la passerella i cui lavori stanno procedendo) ai privati come il Darsenale e il Soul club.

Paolo Monduzzi della associa-zione Naviga in darsena dichia- di non avere nulla da dire a proposito, mentre Jacopo Mutti, insieme a Marco Luongo, gestori di alcune attività di Darsena pop up pubblicano sulla propria pagina FB un nostalgico post (vedi box ).

Nel farttempo il sindaco De Pa-scale ha dichiarato - sui giornali locali - di non volere perdere la vocazione sportiva della darsena e resta in attesa, entro fine anno, per non fare restare vuota l’area della Darsena Pop Up.

QUESTION TIME DELLA PIGNA

A sollecitare il sindaco un que- stion time di Veronica Verlicchi de La Pigna: «era chiaro sin dal- la sua inaugurazione nel 2016, che il Darsena Pop Up fosse un progetto temporaneo. Ma é pur sempre un progetto che ha contribuito in maniera signifi- cativa - o per meglio dire deter-minante - alla valorizzazione di un’area della città abbandonata al degrado Per questo motivo avrebbe meritato un lieto fine che però non vedrà.

A dire il vero, già da fine aprile di quest’anno, il Presidente di Naviga in Darsena Paolo Mon- duzzi, aveva ventilato l’ipotesi che l’area del Darsena Pop Up, potesse essere destinata ad ospi- tare un Hotel ma contestual- mente aveva annunciato l’in- cremento delle attività presenti, esplicitando la tipologia (fast food e degustazione vini) ed nuovi eventi culturali.

La chiusura del Darsena Pop Up sarebbe imminente (entro un mese circa) per lasciare spazio alla realizzazione di un nuo- vo hotel. Notizia non smentita dall’amministrazione comunale a partire dal sindaco Michele de Pascale. L’hotel in questio- ne, secondo voci provenienti da più parti, andrebbe ad occupare l’intera area del Darsena Pop Up ed interesserebbe anche il lotto adiacente. Aree che vedono la medesima proprieta: una socie- tà immobiliare ferrarese. Ecco allora che l’ipotesi di una nuo- va cementificazione in un luogo che è stato oggetto di forti inve- stimenti pubblici con finanzia- menti statali ed europei, prende sempre più forma.

La notizia della chiusura del

Darsena Pop Up serpeggia da diverse settimane tra i fruitori del complesso ricreativo, sporti- vo e ristorativo, alcuni dei quali avevano informato la lista civica La Pigna che si era già attivata per cercare di dipanare la ma- tassa.

A tal fine, abbiamo depositato un “Question time”, che dovrà ricevere risposta entro pochi giorni, tramite il quale chie- diamo al Sindaco informazioni dettagliate e conferma della de- stinazione d’uso dell’area.

É bene evidenziare che la libertà di iniziativa imprenditoriale non é certo in discussione e che anzi la nostra città dovrebbe essere in grado di attrarre maggiori inve- stimenti privati. Tuttavia, quan- do come in questo caso di va ad incidere in maniera significativa su luoghi di interesse pubblico, crediamo sia opportuno nonché doveroso che un’amministrazio- ne comunale si attivi per favori- re un dialogo con i soggetti inte- ressati, atto a tutelare l’interesse di entrambi: pubblico e privato».

Gli interventi sui social degli imprenditori delle diverse attività della Darsena

Bar Ristretto e ristorante Akamì

«Siamo nati come realtà imprenditoriale con Darsena Pop Up. Abbiamo sposato appieno la filosofia che i luo- ghi e le comunità si costruiscono con progetti e qualcu- no deve cominciare a farlo. Quando abbiamo cominciato a giugno 2016 ci siamo sentiti pionieri: sognatori in terre da riconquistare. Abbiamo avuto splendidi vicini come la famiglia dell’Almagiá o Soul Club Ravenna che hanno sempre avuto il cuore aperto con noi. Abbiamo contri- buito a fare partire tutto, perché in quel 2016 c’ eravamo solo noi e Paolo Monduzzi ma è stato splendido. È stato l’ anno in cui venne Mario Baldini portandoci Nell’Arena delle balle di paglia da Cotignola e Matteo Scaioli fece la celebre performance dentro ad un container anco- ra vuoto. Tre anni dopo festeggiavamo la discesa sulla luna con l’ARAR Aps - Associazione Ravennate Astrofili Rheyta, associazione a cui dobbiamo molto. Eventi unici nati con persone che avevano ben presente che i luoghi hanno bisogno di scintille e di una comunità che sceglie di ardere su quelle scintille. Poi sono passati 8 estati, in lune un periodo lunghissimo, con il Covid, il freddo in- vernale, Sbrino , Power Beach, decine di altre attività e migliaia di persone da tutta la regione che sono venute a vivere quello strano esperimento nato dalla generosità della proprietaria del terreno che semplicemente lo ha dato in prestito per aiutare un quartiere a trovare la sua vocazione. Sono stati anni per noi stupendi in cui abbia- mo costruito la certezza che l’ azione imprenditoriale è una opportunità incredibile per migliorare i luoghi in cui si vive: abbiamo lavorato così in darsena, così abbiamo lavorato alla Rocca Brancaleone con il Fulèr e il Branca- leone e per questo stiamo cercando nuovi luoghi in cui poter dare un forte contributo di crescita del territorio. Vogliamo ringraziare tutte le persone che in questi anni sono venute per contribuire a riconquistare uno spazio che da tempo non era più città; è merito di tutti voi se la darsena ha visto una nuova luce».
Jacopo e Marco Luongo

Gelateria Sbrino

«Tutto è partito da qui,dalla Darsena Pop-Up, precisamente il 27/05/2017. Oggi, con un briciolo di malinconia ma anche tanta gratitudine, annunciamo che la nostra amata sede Sbrino Dar- sena purtroppo chiuderà i battenti. Ci teniamo a rassicurarvi che questa decisione non dipende dalla nostra volontà, ma è conseguenza di un più ampio progetto di conversione della zona a cui non resta che adeguarci. Allo stesso modo, voglia- mo rassicurarvi che continueremo a ricevervi e deliziarvi con le nostre dolci prelibatezze nella sede centrale Sbrino in via Gordini 3, in pieno centro Ravenna. E che il nostro Laboratorio dove ogni giorno creiamo nuove ricette e gusti unici, rimar- rà attivo e creativo 100%. A tutti voi, amici, clienti, fornitori un immenso grazie per la vostra fedeltà e per aver condiviso con noi questa incredibile avventura! Siete il motivo per cui amiamo quello che facciamo. La chiusura della Darsena è solo un capitolo che si chiude mentre il nostro impegno verso la qualità e la creatività continua a crescere. Vi aspettiamo in Via Gordini».

Officina Meme Architetti

«Officina meme è orgogliosa di contribuire alla rigenerazione di un quartiere così importante per la città di Ravenna come quello della Darsena. È stato entusiasmante realizzare il pro- getto Darsena Pop Up, il primo riuso temporaneo per lo sport in Italia, che ha permesso alla nostra comunità di riappro- priarsi di questi spazi. Ringraziamo la Proprietà, i promotori e il Comune di Ravenna per aver creduto nel progetto e nel riuso temporaneo come strumento di attivazione, rigenerazione, so- stenibilità e creazione di benessere comune».

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