Ravenna, il vicesindaco: "Ulteriori strette, sanzioni da 400 euro per chi non indossa la mascherina"
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Federica Ferruzzi - Intensificazione dei controlli da parte di tutto il sistema delle forze dell’ordine e sanzioni pari a 400 euro per chi non indossa la mascherina o crea assembramento. Sono queste le ultime disposizioni discusse dal comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica, e presentate dal vicesindaco Eugenio Fusignani, che entrano in vigore già dal fine settimana e che prevedono, inoltre, la chiusura delle dighe foranee. Un giro di vite di cui beneficeranno anche alcune aree ritenute calde, come piazza Baracca, dove i residenti hanno da poco presentato una petizione al prefetto per sensibilizzare sui problemi legati al degrado, o piazza Kennedy (vedi servizi in pagina). «Il Dpcm - spiega il vicesindaco - impone ai primi cittadini di intervenire con ordinanze di contingentamento degli accessi in determinate zone fino, addirittura, a prevederne la chiusura. Questa, però, sarebbe un’extrema ratio a cui non vorremmo arrivare. In accordo col prefetto abbiamo convenuto di intensificare i controlli da parte di tutte le forze dell’ordine, sistema che darà una risposta anche alle diverse problematiche emerse in più punti della città». Le sanzioni saranno pesanti e per chi non indosserà la mascherina saranno elevate multe da 400 euro. «Abbiamo individuato zone passibili di ordinanza e piazza Baracca è tra quelle; altre aree potenziali di intervento sono il quadrilatero del gusto, piazza Kennedy, via Rasponi e piazza dell’Esarcato. Quindi partiremo con l’intensificazione dei controlli non solo da parte della polizia locale, ma di tutto il sistema. Non possiamo, però, diventare uno stato di Polizia: i fenomeni di degrado ci sono, ma quelli che ci hanno segnalato in piazza Baracca non sono episodi di quel tipo, lì ci sono problematiche diverse. C’è un disagio sociale che va affrontato. Da un mese - prosegue Fusignani - siamo maggiormente presenti nella zona, ma è ovvio che non si può vincolare una pattuglia a quel luogo 24 ore su 24». E sui mesi a venire, Fusignani ha le idee chiare. «Il contagio è una drammatica realtà destinata ad aumentare e saranno conseguenti le azioni governative. Non è più possibile pensare che quello che facevamo tre mesi fa, con il virus che circolava a malapena, lo si possa fare anche oggi: se allora i protocolli garantivano incolumità al 90%, oggi non lo fanno neanche al 5%».