Ravenna, il ristoratore Gentile "In due giorni a Pasqua si realizzava quanto facciamo in un mese di asporto"
Quando lo raggiungiamo al telefono, Massimiliano Gentile, titolare e chef del ristorante pizzeria Babaleus, in centro storico, sta sfornando le ultime pizze da donare a Caritas in virtù del progetto «Il piatto sospeso». Bastano poche parole per ricordare cosa significhi la Pasqua per i ristoratori. «E’ il periodo in cui si lavora di più durante l’anno: pensi che due giorni lavorativi pieni, in periodo pasquale, corrispondono a quello che si realizza con un mese di asporto. Poi, per perfortuna che almeno si può fare l’asporto, ma di sicuro la convenienza è poca. Mi sembra chiaro che noi non siamo gli untori: è un anno che i ristoranti sono chiusi, a parte una breve parentesi estiva, ma la situazione non è cambiata». Per Gentile qualcosa in più si poteva fare a partire dagli affitti. «Il Governo potrebbe sospendere le tasse ai proprietari dei muri. Se, mettiamo, i titolari ricevono 10 e pagano 5, potrebbero invece chiedere 5 e non versare nulla». (fe.fe.)