Ravenna, il risiko degli impianti sportivi, tra nuovi progetti e adeguamenti

Romagna | 18 Giugno 2022 Cronaca
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Luca Alberto Montanari
Prima invalicabili, chiusi a chiave a doppia mandata per colpa di un virus implacabile. Poi parzialmente riaperti, in ossequio a limitazioni più o meno stringenti. Infine liberi e finalmente accessibili a tutti senza restrizioni, negli ultimi mesi di una stagione (la 2021-2022) che sta per lasciare spazio ad un’altra, con la speranza di non fare nessuna marcia indietro. Dal Pala De Andrè alla piscina Comunale, passando per lo stadio Benelli e il «mitico» Pala Costa, senza naturalmente dimenticare ciò che sta nascendo, ovvero il nuovo Palasport che sorgerà proprio al fianco del cupolone bianco tanto imponente quanto discusso. Questa è la geografia degli impianti sportivi di Ravenna, le case dello sport cittadino, sotto gli occhi dei riflettori a qualsiasi livello e per qualsiasi attività: «Abbiamo un’impiantistica diffusa e che copre tutte le esigenze - comincia Giacomo Costantini, assessore con delega allo sport che ci accompagna nel nostro “viaggio” di aggiornamento - nel prossimo biennio/triennio avremo adeguamenti importanti, già previsti, che andranno a migliorare tutte le nostre infrastrutture, che terranno in considerazione non solo gli sport di vertice ma anche lo sport di base e che eleveranno il livello di Ravenna. Sul tavolo ci sono innanzitutto tre progetti molto ambiziosi: la rigenerazione dell’ippodromo, l’ampiamento della piscina e la costruzione del nuovo palazzetto. Porteremo Ravenna a un livello superiore e più elevato, anche per cercare nuovi eventi e nuove iniziative che possano essere ospitati dalle nostra strutture. Ravenna è una comunità che fa sport e lo fa in maniera diversificata. Noi dobbiamo preparare la programmazione seguendo questa logica ed entro fine mandato vogliamo completare il quadro».

NUOVO PALASPORT
Mercoledì 15 giugno era prevista la ripartenza del cantiere, dopo che nei giorni scorsi il Presidente della sezione per le misure di prevenzione del Tribunale di Salerno, Gaetano Sgroia, aveva sospeso per un anno gli effetti dell’interdittiva antimafia, emessa lo scorso 12 aprile dalla Prefettura di Salerno nei confronti del consorzio e nominato un commissario. Di conseguenza possono riprendere i lavori nel nuovo Palazzo dello Sport di Ravenna, in Viale Europa: «Fare previsioni - ricomincia Costantini - in questo momento è abbastanza azzardato, perché i tempi non dipendono solo dal bando o dal concessionario, ma anche dalle forniture del materiale e non solo». Al netto di agenti esterni, l’obiettivo è di averlo pronto entro la fine del 2023 per poi utilizzarlo effettivamente dall’estate successiva, all’inizio della stagione sportiva 2024-2025.

IL CARO DE ANDRE’
Di fianco al cantiere riaperto del nuovo palasport svetta la cupola bianca del Pala De Andrè, dentro alla quale rimbalzano da anni le solite voci e il solito slogan riassumibile in quattro parole: un palazzetto troppo costoso. «E’ una bellissima struttura dal punto di vista architettonico - ricomincia Costantini - ma va aggiornato e soprattutto migliorato dal punto di vista dell’impatto energetico. La nostra missione è garantirne una migliore fruibilità e accessibilità riducendo i costi per le nostre società sportive di vertice. Inoltre abbiamo previsto interventi per la parte energetica, in modo tale da abbassare i consumi e di conseguenza i costi. Stiamo cercando di mettere in campo tutte le azioni che possano favorirne una riduzione, perché un palazzetto bello e funzionale come il De Andrè non può restare vuoto».

IL RITORNO DEL COSTA
A proposito di lavori, sono previsti alcuni ritocchi anche dentro il Pala Costa, nella quale l’anno prossimo tornerà a giocare anche il Porto Robur Costa in A2: «E’ una struttura pubblica a disposizione di tutti, non solo del volley - chiarisce Costantini - dentro la quale saranno effettuati a breve altri lavori. Molto frequentato, c’è anche la boxe che ha casa lì. Ha bisogno di essere sempre adeguato e migliorato. Quanto al volley, non farei assolutismi: il Pala Costa sarà una struttura utile, non solo per gli allenamenti, e continuerà ad essere un punto di riferimento per la preparazione delle nostre squadre, un palazzo-jolly». 

IL PROGETTO PISCINA 
La storica piscina Comunale è pronta per rifarsi il trucco. Nella nuova struttura verranno realizzate tre vasche: quella principale sarà circondata da due tribune, mentre le due avranno a disposizione una tribuna separata, con il numero di spettatori che salirà a 1.283. All’impianto, che dovrebbe essere dotato di dieci spogliatoi, verrà affiancato un centro benessere, un centro fitness, un bar e un ristorante: «La piscina - spiega Costantini - prevede più step, che abbiamo illustrato alle società natatorie. Prima l’assegnazione del bando, poi l’avviamento dei lavori, che in prima istanza prevedono la predisposizione di una nuova vasca, in modo da non interrompere mai l’attività Al netto di eventuali problematiche esterne, entro il 2026 dovrà essere completata». Gli assessori Costantini e Del Conte sono al lavoro per preparare la documentazione che verrà portata entro fine luglio in Consiglio, in modo da definire successivamente gli ultimi aspetti, legati al bando. Poi il bando verrà pubblicato e si partirà con la fase della gara. Obiettivo: entro l’estate uscire con il bando, previo passaggio in Consiglio per l’approvazione della documentazione rimanente.

LAVORI AL BENELLI
Infine, c’è la casa del calcio, lo stadio Benelli. «C’è un ipotesi: il recupero dei distinti. Poi si può pensare a un alleggerimento delle strutture di metallo in quel settore con un recupero vintage dello stadio. Anche al Benelli, dove ogni anno garantiamo somme importanti per la manutenzione, sarà necessario un adeguamento energetico per ridurre i costi».
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