Ravenna, il presidente del consiglio Conte oggi in città per un evento Eni
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sarà oggi a Ravenna per la presentazione del progetto Eni Inertial Sea Energy Converter o ISWEC, per la produzione di energia dal moto ondoso. L’impianto, di ridotte dimensioni, è attualmente in funzione nei pressi di un delle piattaforme di Porto Corsini. Conte sarà al Distretto centro settentrionale di Marina di Ravenna nel pomeriggio. Saranno presenti il sindaco Michele de Pascale, l’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi, l’ad di Cassa depositi e prestiti Fabrizio Palermo. Eni, Terna, Cdp e Fincantieri firmeranno anche un accordo per lo sviluppo della tecnologia di Iswec.
La presenza del premier Conte è importante non solo per gli accordi che verranno sottoscritti per la produzione di energia da fonti alternative. Per la prima volta Conte toccherà con mano cosa significa estrarre gas in Adriatico, pratica che avviene con sostenibilità ambientale e sicurezza nel lavoro da 60 anni. Si tratta del primo incontro pubblico tra Conte (premier dell’attuale governo, ma anche di quello precedente) e le realtà che rappresentano le attività produttive legate all’estrazione di gas. Qualche giorno fa in una intervista a Milano Finanza, l’ad di Eni, Descalzi, rivolto a Ravenna, ha detto che “I nostri investimenti sono stanziati ma restano fermi. La nostra a Ravenna è una presenza storica, di gas nell’Adriatico ce n’è ancora molto e invece rischiamo di esporci a prezzi più alti perché dovremo importarlo”. I sindacati, in una lettera di alcuni giorni fa, hanno chiesto a Conte di aprire un tavolo tecnico per affrontare la crisi occupazionale del settore oil&gas, che ormai lavora soltanto su commesse per l’estero.
“La crisi del settore – scrive in una missiva a Conte il presidente del Roca, Franco Nanni - ed ancor più il blocco delle attività con il DL 11 ter, hanno creato una situazione di seria crisi con la conseguente perdita di posti di lavoro e la chiusura di aziende con un’alta tecnologia. Centinaia di cassaintegrati di aziende in crisi rischiano la perdita definitiva del posto di lavoro”. Nel Mare Adriatico “abbiamo ancora grandi riserve di gas metano che non vengono sfruttate. Il gas metano è il combustibile meno inquinante necessario per la transizione. È stata bloccata tale produzione di gas per importarlo dall’estero con maggiori costi, più inquinamento e perdita di posti di lavoro. Le nostre riserve potrebbero alleggerire le importazioni e soprattutto, se sfruttate, darebbero lavoro alle nostre aziende. Saremmo lieti di poterla incontrare in occasione della sua visita a Ravenna per l’inaugurazione di ISWEC, il sistema ENniper fare energia dalle onde . Saremmo lieti di illustrare la situazione ravennate ed il peggioramento che si prospetta a tempi brevi. Vorremmo illustrare le iniziative che a nostro parere potrebbero evitare di perdere un settore strategico per la nostra economia con competenze che potrebbero essere utilizzate negli auspicabili impianti di energia pulita”.