Ravenna, il bilancio dei primi 6 mesi in consiglio dell'opposizione: «Dialogo impossibile col centrosinistra»

Romagna | 07 Maggio 2022 Cronaca
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Tra gli organi più importanti per il governo della città c’è il consiglio comunale, che esercita le funzioni di indirizzo e controllo politico amministrativo. A sei mesi dall’elezione del consiglio comunale insediatosi il 26 ottobre 2021 i capogruppo fanno un bilancio (in due puntate) dei primi mesi di lavoro.

 «DIALOGO IMPOSSIBILE»
«Stiamo lavorando, ma il dialogo con la maggioranza è praticamente impossibile: ce n’era di certo di più con quella precedente». Parole dure quelle di Veronica Verlicchi, capogruppo consiliare de La Pigna: «L’opposizione è compatta, i rapporti tra i soggetti che la compongono è ottimo, purtroppo abbiamo riscontrato che la maggior parte delle proposte che arrivano da noi, pur essendo assennate e il più possibile vicine alle esigenze del territorio, non vengono prese in esame. Nelle scorse settimane è stata approvata la proroga dell’esenzione del pagamento dell’occupazione del suolo pubblico per gli esercizi commerciali, proposta avanzata da noi lo scorso dicembre e bocciata». Tra le priorità de La Pigna la realizzazione del Palazzetto dello sport i cui lavori sono stati recentemente interrotti dopo l’interdittiva antimafia che ha colpito il consorzio Research cui erano stati affidati. «Ci stiamo lavorando da tre anni e speravamo non si arrivasse ad un punto simile, ma lo sospettavamo. Per questo vogliamo chiedere un consiglio comunale dedicato perché crediamo che l’Amministrazione debba procedere all’affidamento dei lavori al secondo classificato, così da completare al più presto i lavori già gravati da pesanti ritardi (dovevano concludersi ad ottobre 2021 ndr)». Tra gli altri temi l’annosa questione della gestione del Museo d’arte della città per la quale La Pigna ha fatto diverse interpellanze e, di recente, la questione dell’opera di LeWitt. 

«PUNTIAMO AL PITESAI»
La difficoltà di un dialogo costruttivo con la maggioranza la segnala anche Alberto Ferrero, capogruppo consiliare Fratelli d’Italia: «il nostro obiettivo è il benessere della città e il ruolo dell’opposizione deve essere critico, ma propositivo. Purtroppo stiamo registrando diverse difficoltà a dialogare con la maggioranza che tende “per partito preso” a non dare l’ok alle nostre proposte a differenza nostra che, spesso, abbiamo votato le loro senza nemmeno discuterne visto che le reputavamo positive. Di recente siamo riusciti a far passare la mozione di introdurre sanificatori d’aria nelle aule dei plessi scolastici del nostro territorio sul modello della regione Marche. Una mozione congiunta e rivisitata più volte e già approvata anche in giunta a Faenza. Pensiamo che per amministrare una città, al di là delle divisioni politiche, serva una dose di buon senso e soprattutto un lavoro di squadra che, al momento non vediamo realizzabile».
Critico sullo stop ai lavori del Palazzetto dello sport anche Ferrero «doveva inaugurare l’anno prossimo invece, se tutto andrà bene, vedrà la luce tra due legislature e costerà tre volte tanto». Nei prossimi mesi Fratelli d’Italia presenterà una mozione per superare il Pitesai (Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee) che «blocca le piattaforme la cui riapertura potrebbe consentire all’Italia di non essere più dipendente dalla Russia». Inoltre porteranno in consiglio comunale la “questione turismo” per il quale sono stati previsti tagli del 25% negli investimenti e chiederanno di fare il punto sulla raccolta differenziata. 

«TROPPE LOTTIZZAZIONI»
Lista per Ravenna ha già presentato 49 proposte scritte nei primi 6 mesi di lavoro del consiglio comunale che attengono a quasi tutti i campi dell’amministrazione civica. «Tra le più importanti e strategiche - ha sottolineato il capogruppo, Alvaro Ancisi -, il consumo abnorme del territorio con troppe nuove grandi lottizzazioni e supermercati; i ritardi e gli errori nei progetti di sviluppo del porto e dell’economia turistica; le comunicazioni stradali da terzo mondo e la viabilità dissestata; il malfunzionamento, le mancanze e i costi eccessivi dei servizi pubblici; le carenze della sanità e del pronto soccorso messe in evidenza dalla pandemia; l’ambiente mal tutelato; la cultura ristretta al circolo di potere del Pd e dei suoi alleati; i disagi delle famiglie; la scarsa difesa dei diritti degli animali; le assurdità del nuovo Polo degli uffici comunali in via Berlinguer. Abbiamo operato per il sostegno all’Ucraina e ai profughi. Porteremo in Consiglio la proposta di gemellaggio tra Ravenna e le città ucraine di Odessa e Mariupol, i cui tre porti sono storicamente connessi da legami non solo commerciali e produttivi, ma anche sociali».
Nei prossimi mesi Lista per Ravenna continuerà a lavorare su questi temi: continua Ancisi: «Ci sarà più facile raccogliere e sostenere la voce dei cittadini con i nuovi 10 consigli territoriali (di città, del forese, del litorale), nelle cui elezioni i cittadini stessi ci hanno premiato assegnandoci il 54% dei voti e 32 consiglieri su 66 all’interno dei sei gruppi di opposizione».

«INFRASTRUTTURE E LOGISTICA»
Anche Filippo Donati, capogruppo Lista civica Viva Ravenna, si unisce ai colleghi dell’opposizione: «mi ha sorpreso la chiusura mentale della maggioranza che non prende in considerazione le proposte della minoranza, anche di buon senso. La sinistra non ammette mai di poter sbagliare, di potersi correggere, di ascoltare. Il contributo della minoranza non è gradito, ma vissuto con un certo fastidio. Ma io non mollo e continuerò a fare proposte». 
Anche se mi sembra di vedere un paio di assessori molto promettenti che sono ingabbiati in logiche e geometrie che non appartengono alla loro formazione, impastati in un sistema che non è loro. Come per esempio Anna Giulia Randi, una come lei che viene dal mondo privato, molto attivo o come Gallonetto. Sono persone abituate a fare, senza perdere tempo a studiare equilibri e metodi. Sono i più in difficoltà ad adeguarsi ai ritmi  lenti della politica». Nonostante Donati decida di non demordere la situazione generale non lo conforta: «potrei fare un bilancio delle cose negative che non sono ancora state portate a termine. Ci sono opere infrastrutturali promesse da anni ancora impantanate o opere flop come l’operazione del traffico di via San Mama». Per Donati i primi obiettivi sono: «infrastrutture e logistica, ma anche un restyling complessivo dei nostri lidi, non solo infrastrutturale ma anche strategico, ci vuole un rilancio alla partecipazione.  Credo che bisognerebbe puntare ai collegamenti ferroviari per migliorare la situazione di Ravenna del punto di vista turistico così come a quelli con gli aeroporti».
(m.c. e e.nen.)
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