Ravenna, il 30 agosto inizia la Festa nazionale del Pd, Barattoni: «Segnale importante per noi, dal Governo urgono i fondi per gli alluvionati»

Marianna Carnoli - Dopo l’ultima direzione provinciale del Pd ravennate e il voto del documento, illustrato a inizio luglio dal segretario provinciale Alessandro Barattoni, il Pd si appresta ad organizzare la Festa nazionale che si terrà al Pala de Andrè a Ravenna dal 30 agosto all’11 settembre prossimi. Tra i temi che verranno affrontati nello spazio dibattiti, non solo della Festa a Ravenna, ma anche di quelle nelle frazioni della provincia, ci sarà sicuramente l’alluvione che ha devastato la nostra terra lo scorso maggio. «La segretaria del Pd, Elly Schlein, aprendo la direzione nazionale del partito ha proposto Ravenna come sede per la Festa Nazionale di quest’anno, un segno di attenzione per i territori colpiti dall’alluvione, un segnale politico forte che non ci aspettavamo e ci ha favorevolmente sorpresi- ha sottolineato Barattoni. Ci auguriamo che a settembre siano arrivati i fondi promessi dal Governo, diversamente ribadiremo la necessità che anche la Romagna, come altre regioni in passato toccate da simili disastri, riceva quanto necessario. Di certo, per la ricostruzione, non bastano le donazioni private: ad oggi abbiamo ascoltato solo promesse e la nostra terra non può sempre e solo dare, deve anche ricevere nel momento del bisogno». Tra gli altri temi caldi che verranno trattati quello del lavoro, del sociale, dei cambiamenti climatici, del rialzo dei tassi di interesse e dell’inflazione che nelle province di Ravenna e Forlì-Cesena, da tempo è a livelli alti. «Pensiamo che il Governo non stia sostenendo adeguatamente famiglie ed imprese, sempre più in difficoltà nel far quadrare i conti. Anche davanti a una situazione che vede un progressivo aumento delle persone a rischio povertà, l’esecutivo minimizza e tende a colpevolizzare chi è in difficoltà. Inoltre ciò che sta accadendo a livello internazionale contribuisce ad aumentare l’instabilità e l’insicurezza. Con il prolungamento del conflitto in Ucraina e con la minaccia nucleare è sempre più lontana una prospettiva di pace. La vittoria di Erdogan in Turchia, le rivolte in Francia, il Niger che è una polveriera pronta ad esplodere sono tutti segnali preoccupanti. Di certo l’Europa che è stata presente e solidale durante la pandemia ha, invece, arrancato su questioni importanti come le questioni fiscali, il contrasto al caro energia e le politiche migratorie perché si sono rafforzati tanti nazionalismi. Un punto dirimente rispetto al fatto che nel giugno 2024 ci saranno le elezioni europee e 14 comuni della nostra provincia saranno chiamati a rinnovare i sindaci e i consigli comunali e rispetto alle proposte politiche che il Pd vuole portare avanti». Ravenna ospiterà per la terza volta la Festa nazionale diventando terreno di confronto tra tutte quelle forze che vogliono trasformare l’Italia, opporsi ai progetti delle destre ed offrire una speranza al nostro paese. «E’ fondamentale che si prosegua il processo costituente avviato dopo la sconfitta delle politiche dello scorso settembre e confermato dopo l’elezione di Elly Schlein. Un processo che vogliamo rilanciare perché oltre alla confluenza collettiva di Articolo Uno e di Emilia-Romagna Coraggiosa nel Pd questo percorso potrebbe consentirci di raggiungere quella platea di cittadini del centro sinistra che si è astenuto dal votare alle ultime elezioni. Per questo chiederemo anche alla segretaria Elly Schlein una conferenza di organizzazione sul partito nazionale che va rafforzato e strutturato maggiormente per renderlo più forte e presente». Le Feste del Pd rappresenteranno ancora una volta un grande contenitore culturale con un ricco programma anche per la parte politica, un appuntamento dal grande richiamo sociale ed aggregativo. Feste che non potrebbero svolgersi senza l’immancabile e fondamentale contributo di una squadra di donne e uomini- l’anno scorso in tutta la regione erano circa 15 mila- che si mettono a disposizione del Partito con gran senso di comunità.