Ravenna, Guarini (dormitorio via Torre): «Somali in arrivo dal “Sigarone”, molta solidarietà dal territorio»
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Federica Ferruzzi - Alcuni dei profughi somali che la scorsa settimana sono stati trovati nel complesso del cosidetto «Sigarone», in Darsena di città, sono stati dirottati sul dormitorio di via Torre, gestito dal Solco per mano della cooperativa «Progetto Crescita». Responsabile della struttura annessa al centro iperbarico, da luglio scorso, è Elisa Guarini, testimone di un’attività che non si è mai fermata. «Al momento il dormitorio non è pieno – precisa Guarini – sono occupati solo quattordici posti su venti, ma siamo in attesa che diversi somali facciano il tampone per poter entrare. Molti di loro si aspettano di essere inseriti nei centri di accoglienza straordinaria, i cosiddetti Cas, ma fino a che la Questura non avrà dato loro un appuntamento, dovranno rimanere qui». Difficile, in molti casi, stabilire dei contatti. «Non parlano tanto, molti di loro vengono qui perchè sono inviati dai Servizi Sociali. Anni fa, invece, era diverso, in quanto gli utenti telefonavano direttamente ogni lunedì pomeriggio per prenotare un posto». A cambiare, nel corso del tempo, non è però stata solo questa modalità.
«Negli ultimi anni – prosegue Guarini – si sono sviluppate diverse forme di collaborazione con il territorio e, ad esempio, due volte la settimana, grazie all’iniziativa de “Il piatto sospeso”, siamo in grado di garantire una cena ai presenti preparata da Rosella Mengozzi. Di conseguenza il servizio è più completo». Gli utenti sono tutti uomini e le età vanno dai 20 ai 70 anni, «anche se la fascia preponderante è quella dai 40 ai 50 anni. C’è anche una parte di italiani, che sono poi quelli più anziani, persone che hanno perso il lavoro e che si sono trovate in difficoltà senza poi avere una reale capacità di integrazione. Molti di loro soffrono anche di patologie importanti». Anche se i mesi più freddi devono ancora arrivare, l’attività del dormitorio non si è mai fermata. «Siamo stati abbastanza pieni anche d’estate - prosegue la responsabile - la richiesta di accoglienza non è mai venuta meno». In questi anni un’altra testimonianza di solidarietà è arrivata, puntuale, dall’associazione Cuore e Territorio, «che in occasione delle festività pasquali e natalizie ci ha sempre donato prodotti per gli adulti e giocattoli per i bambini. Nella parte superiore del dormitorio risiede infatti il servizio di emergenza abitativa riservato a mamme e figli, e i nuclei ospitati al momento sono nove. Oltre a loro abbiamo avuto ottime collaborazioni anche con Linea Rosa, con l’associazione Avvocato di strada e con Caritas, che collabora con noi tutto l’anno».