Ravenna, Gli operatori del 118: «Chiamate raddoppiate, nuovi strumenti a disposizione del soccorso»

Romagna | 31 Luglio 2021 Cronaca
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Federica Ferruzzi - Se a marzo scorso erano circa seicento le chiamate che, quotidianamente, pervenivano alla centrale operativa del 118 da tutta l’Area Vasta della Romagna - ovvero Rimini, Ravenna, Forlì e Cesena - oggi, a distanza di alcuni mesi, la situazione è indubbiamente peggiorata, arrivando a sfiorare le 1.200 richieste di intervento al giorno. 
A raccontare l’attività di chi è sempre in prima linea sul fronte dell’emergenza è il  gruppo di coordinamento del 118 ravennate. Per avere un’idea della mole di lavoro con cui operatori e operatrici sono costretti a confrontarsi, basti dire che in un generico martedì di luglio le richieste di soccorso a cui è stato inviato un mezzo sono state 500, dato che sale a 1.200 se si prende in considerazione il fine settimana. «In pratica siamo tornati ai numeri pre Covid - spiegano dalla centrale -, com’era nel 2019. Oggi le chiamate effettuate al 118 variano dalle 1.050 alle 1.200 e la maggior parte delle richieste di intervento riguarda gli incidenti stradali, sia di giorno che di notte». E ad aumentare è stata anche l’attività dell’elicottero. «Siamo ad un 20% in più rispetto agli interventi effettuati in inverno, ma è ovvio che, tornando ad uscire, il rischio di incidenti stradali sia aumentato. Per quanto riguarda questo tipo di intervento, però, c’è da dire che da aprile è stata attivata la sperimentazione che permette all’elicottero, anche di notte, di atterrare sul luogo dell’incidente, o nell’immediata prossimità, mentre prima lo si poteva fare solo in aree identificate in precedenza. Se guardiamo ai numeri, anche qui la crescita è esponenziale: da ottobre a febbraio le missioni sono state 170, mentre da marzo a luglio se ne contano 380». L’introduzione dell’atterraggio notturno dell’elicottero nell’area dell’incidente, però, non è l’unica novità inserita nell’attività del 118. «Da circa un anno possiamo contare su un link, tramite sms,  che permette di attivare una videochiamata sul telefono di chi sta chiedendo aiuto - proseguono  -. Il servizio è partito in via sperimentale all’inizio dell’estate scorsa, ma anche a causa del Covid ci sono stati ritardi. Serve inoltre tempo per farlo “digerire” sia all’operatore che all’utente, in quanto richiede uno sforzo in più. Ad ogni modo ne siamo  molto contenti, abbiamo avuto ottimi risultati. Il problema è che spesso le cose belle non vengono riferite e si fatica ad avere una tracciabilità degli interventi: abbiamo operatori umili, ma riteniamo si debba dare evidenza al loro operato anche per far capire l’utilità di questo link alla popolazione. Non si tratta di una perdita di tempo, ma di uno strumento importante in grado di dare informazioni preziose sulla localizzazione e sullo stato di salute del paziente. In caso di intervento da parte dell’elicottero, inoltre, permette di vedere l’area su cui si va ad intervenire». Uno strumento, quindi, che potrà essere fondamentale anche per i prossimi eventi che il territorio si appresta a vivere, come la Notte Rosa o Ferragosto. «Per quelle occasioni - osservano - avremo un potenziamento dei mezzi per garantire al meglio l’assistenza». Un’assistenza che continua anche di giorno, in spiaggia, con la collaborazione dei bagnini. «Con l’arrivo dell’estate abbiamo registrato diverse chiamate per sindrome di annegamento: in proposito abbiamo anche organizzato un corso dedicato ai bagnini, per condividere esperienze e protocolli di intesa e operatività. Anche in questo contesto abbiamo cercato di promuovere l’attivazione della videochiamata, in modo da supervisionare il loro operato per, eventualmente, guidarli. In proposito abbiamo avuto una risposta molto buona, in quanto i bagnini stessi ci hanno detto di sentirsi maggiormente tutelati». Guardando ai numeri, infine, il gruppo sottolinea un «grosso aumento di incidenti stradali legati all’uso del monopattino elettrico: in proposito abbiamo anche partecipato ad una campagna sulla sicurezza stradale. Si tratta di una problematica relativamente nuova che comincia a farsi sentire». 
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