Ravenna, Giuseppe Tagliavini dietro agli effetti speciali di «Godzilla vs Kong»

Romagna | 06 Febbraio 2021 Cultura
ravenna-giuseppe-tagliavini-dietro-agli-effetti-speciali-di-godzilla-vs-kong
Federico Savini
«Per chi lavora sugli aspetti tecnici di un film, il fatto di poterlo fare a distanza non è per niente un limite, ma quasi una benedizione! Si è coinvolti in progetti internazionali, che implicano lunghe trasferte per lavoro. La vita affettiva e familiare può risentirne, ma lo sviluppo del lavoro a distanza, per lo meno nel mio settore, è una grande conquista. Ovvio che non vale per tutti i lavori». Giuseppe Tagliavini ha un punto di vista ‘privilegiato’ per raccontare il lavoro in tempo di pandemia. E’ lui stesso a utilizzare l’aggettivo «fortunato», poiché da una parte il mago degli effetti speciali ravennate lavora appunto in un ambito professionale nel quale l’interazione ravvicinata fra le persone non è essenziale, e inoltre da quanto lavora per la Weta Ditigal Tagliavini risiede in Nuova Zelanda, notoriamente uno dei Paesi meno colpiti al Covid o - se vogliamo - uno di quelli che meglio hanno gestito l’emergenza, anche per indubbi vantaggi logistici, a cominciare dall’isolamento.
Contattiamo Giuseppe Tagliavini - uno che in passato ha messo le mani anche sul mitico Avatar di James Cameron, per intenderci - perché a fine marzo uscirà negli Stati Uniti Godzilla vs Kong, uno di quei film dai quali ci si aspetta il rilancio di un intero settore artistico e industriale, sulla scorsa del successo inatteso di Wonder Woman 1984. L’uscita italiana non è, ovviamente, ancora prevista ufficialmente (anche se il trailer circola), ma si tratta in ogni caso di un evento per il cinema mondiale. «Per Godzilla vs Kong ho fatto da supervisore del compositing del progetto - racconta Giuseppe Tagliavini dalla Nuova Zelanda -, in pratica ero responsabile del team che assemblava gli elementi prodotti dagli altri dipartimenti per creare l’immagine finale del film. Abbiamo lavorato in particolare sulle sequenze dedicate a Kong».
Lavorare un film di Kaiju (mostri giganti) immagino fosse un tuo pallino da tempo. Che tipo di rapporto hai con i grandi mostri?
«In effetti ho sempre desiderato lavorare su film derivati dalla cultura pop giapponese, visto che noi italiani della mia generazione siamo cresciuti a suon di Mazinga e insalate di matematica! Dopo Alita: Battle Angel (film del 2019 di Robert Rodriguez che adattava un manga fantascientifico, al quale Tagliavini lavorò qualche anno fa, nda) era davvero ora di lavorare su un film dedicato a Godzilla. Tanto meglio se poi parliamo, come in questo caso, del famoso scontro fra titani di Godzilla vs Kong. Il weekend prima dell’uscita di questo film, mia moglie ed io faremo una maratona con tutti gli altri film collegati a questo film, che considero sempre piacevoli da vedere. Questa nuova serie è molto ambiziosa (il cosiddetto MonsterVerse, nda), ci sono crossover tra diversi mostri e siamo al quarto film, dopo Godzilla del 2014, Kong: Skull Island del 2017 e Godzilla II - King of the Monsters del 2019».
Come va il tuo lavoro da un anno a questa parte? Puoi senz’altro lavorare solo col pc ma in generale in che modo il virus ha toccato anche la tua occupazione?
«Innanzitutto devo dire che il governo neozelandese ha risposto a questa crisi in maniera impeccabile. Come Weta Digital, siamo passati dall’ufficio a casa in 48 ore, senza troppi intoppi. Ed è grazie a questa preparazione che siamo stati in grado di completare in tempi utili diversi progetti, incluso questo Godzilla vs Kong. Devo dire che lavorare da casa, o da remoto, per parecchi artisti di questo settore è sempre stato un sogno, perché ti porta lavorare in tutto il mondo senza doverti allontanare dalla tua famiglia e dalle amicizie. Se fosse stato possibile lavorare in remoto vent’anni fa, probabilmente non mi sarei mosso da Ravenna. Comunque il virus ha colpito molto la produzione dei film e a sua volta la post-produzione, che poi è l’ambito in cui mi muovo io. Molto probabilmente, il peso vero di questa crisi noi lo sentiremo soprattutto nella prima metà del 2021, perché appunto stiamo ancora finendo film girati nel 2019. Non avendo invece produzioni girate nel 2020 ci sarà un buco…».
Vedi differenze rilevanti tra le politiche dei diversi Stati sulla gestione della pandemia e le sue ricadute sul mondo del cinema?
«Direi di sì, la differenza tra i diversi Paesi si è vista e io mi ritengo molto fortunato, oggi, ad abitare Nuova Zelanda. Come dicevo qui la risposta all’emergenza sanitaria è stata efficacissima. Questo ha dato la possibilità di riaprire le sale cinematografiche e continuare a lavorare alle produzioni americane sul suolo neozelandese. Ma si è anche cominciato a girare nuove produzioni, che non possono essere realizzate in America o in Canada. Solo la corsa al vaccino da parte di Hollywood può salvare l’industria cinematografica negli altri Paesi»
Cosa pensi del fatto che molti film anche di grande richiamo - ad esempio Mulan o Soul – siano usciti direttamente sulle piattaforme? E’ una contingenza legata al virus, ma credi che possa preludere a un problema strutturale per la sale?
«L’uscita nelle sale comporta guadagni decisamente maggiori rispetto all’uscita dei film sulle piattaforme streaming. Questo ricadrà sui budget dei film futuri. Se lo streaming sarà il futuro, allora vedremo solo pochi film al cinema e solo quelli ad altissimo budget. Lo scenario potrebbe essere con meno sale e biglietti a prezzo elevati, legati magari anche agli alti standard della riproduzione. Guardare un film al cinema potrebbe diventare una cosa per pochi eletti, se così posso dire. Ad ogni modo io spero che non sarà così, al cinema è sempre un’esperienza memorabile».
Da curatore degli effetti speciali, quando conta il fatto di vedere un film diciamo “molto lavorato” su grande schermo? Vederlo solo in tv è una perdita irrimediabile di una parte del vostro lavoro?
«Lavorare su produzioni dedicate allo streaming, oggi come oggi, non significa di default abbassare la qualità. Le produzioni Netflix per esempio sono a 4k. La differenza la fa il budget, come dicevo. E comunque vedere un film sul grande schermo non sarà mai un’esperienza paragonabile a quello che si può ottenere anche dal miglior televisore a 70 pollici. Il grande schermo ha tutta un’altra immersività».
Compila questo modulo per scrivere un commento
Nome:
Commento:
Settesere Community
Abbonati on-line
al settimanale Setteserequi!

SCOPRI COME
Scarica la nostra App!
Scarica la nostra APP
Follow Us
Facebook
Instagram
Youtube
Appuntamenti
Buon Appetito
Progetto intimo
FuoriClasse
Centenari
Mappamondo
Lab 25
Fata Storia
Blog Settesere
Logo Settesere
Facebook  Twitter   Youtube
Redazione di Faenza

Via Severoli, 16 A
Tel. +39 0546/20535
E-mail: direttore@settesere.it
Privacy & Cookie Policy - Preferenze Cookie
Redazione di Ravenna

via Arcivescovo Gerberto 17
Tel 0544/1880790
E-mail direttore@settesere.it

Pubblicità

Per la pubblicità su SettesereQui e Settesere.it potete rivolgervi a: Media Romagna
Ravenna - tel. 0544/1880790
Faenza - tel. 0546/20535
E-mail: pubblicita@settesere.it

Credits TITANKA! Spa
Setteserequi è una testata registrata presso il Tribunale di Ravenna al n.457 del 03/10/1964 - Numero iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione:
23201- Direttore responsabile Manuel Poletti - Editore “Media Romagna” cooperativa di giornalisti con sede a Ravenna, Arcivescovo Gerberto 17.
La testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs. 70/2017 (ex L. 250/90).
Contributi incassati

settesere it notizie-romagna-ravenna-giuseppe-tagliavini-dietro-agli-effetti-speciali-di-godzilla-vs-kong-n27682 005
Licenza contenuti Tutti i contenuti del sito sono disponibili in licenza Creative Commons Attribuzione