Ravenna, Giacomini (Polizia locale) analizza la sicurezza in centro città

Elena Nencini
Partendo proprio dalla lettera che un nostro lettore ha inviato sulla situazione di degrado di piazza Baracca, (vedi box) Giacomini fa una panoramica sulla situazione della centro storico e della città per quanto riguarda la sicurezza, confermando le zone ‘più calde’, ma sottolineando come si tratti di «zone tenute costantemente monitorate».Giacomini, partiamo da piazza Baracca.
«C’è un progetto che riguarda l’area da piazza Baracca a piazza della Resistenza che prevede una riqualificazione della zona, con aumento dell’illuminazione, videosorveglianza e miglioramento dell’arredo urbano e della segnaletica. Abbiamo anche intensificato i controlli ma bisogna che tutto vada a regime. Questi primi provvedimenti hanno segnato un cambiamento: quando c’è la pattuglia un recupero della normalità viene garantito. Adesso si stanno svolgendo controlli sullo spaccio di sostanze stupefacenti che potrebbero portare anche a procedimenti e arresti. Invitiamo comunque i cittadini a chiamare le forze dell’ordine, a segnalare tramite i nostri canali i diversi problemi, in maniera tale da essere più adeguati nel servizio ai cittadini». 
La scorsa estate c’erano stati dei problemi nella zona dietro San Vitale, in piazzetta dell’Esarcato, dove si riunivano gruppi numerosi di adolescenti. E’ migliorata la situazione?
«I gruppi di giovanissimi tendono a spostarsi periodicamente e non rappresentano un fenomeno organicamente attecchito, come a piazza Baracca e ai Giardini Speyer. Adesso si sono per l’appunto spostati. Inoltre si trattava genericamente di schiamazzi e di monopattini».
I portici di piazza San Francesco sono stati teatro di episodi di spaccio e di degrado.
«Piazza San Francesco è ancora un luogo oggetto di attenzione, anche per la vicinanza alla tomba di Dante. Il gruppo di giovanissimi che si trovavano a San Vitale si è spostato qui, non sono comparabili ad altre zone: i protagonisti sono stati segnalati, sanzionati, ma quando si tratta di minori non basta lo strumento repressivo. E’ necessario intraprendere anche altre strade e fare sensibilizzazione».
Concludiamo con una zona fortemente attenzionata come i Giardini Speyer.
«I Giardini Speyer sono stati oggetto recentemente di un’ordinanza dove per un mese c’è stato il divieto di vendita di bevande alcoliche e non in lattina e in vetro al di fuori dei bar per mettere freno ad alcuni esercizi di vicinato. In quel mese li abbiamo frenati cambiando le abitudini e rendendo la zona ‘alcool free’. La zona della stazione rimane comunque terreno privilegiato per lo spaccio:  è resistente, anche perché dove c’è una domanda c’è anche un’offerta e dei venditori. Sono 20 gli uomini che impieghiamo come polizia locale per il monitoraggio della zona, abbiamo intensificato i controlli da metà pomeriggio a sera. Abbiamo due o tre pattuglie che tengono sotto controllo la zona. Sono sempre gli stessi soggetti che delinquono, gli stiamo addosso insieme a Carabinieri e Guardia di Finanza. Le indagini sono nutrite, ma sono fenomeni complicati da sradicare».
Riassumendo come considera la situazione a Ravenna per la sicurezza?
«La situazione è sempre migliorabile. Facciamo tanto in termini di volumi di sforzi, ho riferito alla Commissione consiliare che non ci diciamo soddisfatti e continuiamo a lavorare. Ieri sera un residente ci ha ringraziato che la situazione è molto migliorata, ci sono voci alterne che risentono delle esperienze personali. Non è un paradiso ma nemmeno un inferno. Stiamo pensando all’intensificazione di iniziative per rispondere alle esigenze dei cittadini».